All’Orchestra di Piazza Vittorio il David “miglior musicista”

Il riconoscimento per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, primo film musicale multietnico, favola visionaria. «Un momento bellissimo»

L’Orchestra di Piazza Vittorio ha vinto la 65ª edizione dei David di Donatello 2020 nella categoria “Miglior musicista” per “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio”, trasposizione cinematografica dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart. Il primo film musicale multietnico della storia del cinema è stato diretto da Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu, prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia e interpretato dagli stessi musicisti dell’ensemble – composta oltre 100 elementi – provenienti da aree geografiche e da ambiti musicali molto diversi tra loro. Al loro fianco hanno recitato professionisti del calibro di Petra Magoni, Violetta Zironi e Fabrizio Bentivoglio – anche coautore del progetto – che hanno prestato il volto a una favola visionaria e ultrapop ambientata in una piazza Vittorio che si anima durante la notte.

Per l’Orchestra multietnica, fondata nel 2002 da Mario Tronco, della Piccola Orchestra Avion Travel e dal documentarista Agostino Ferrente, si tratta del primo David di Donatello alla sua prima candidatura. La cerimonia, che in tempi di coronavirus si è svolta con collegamenti esterni e il solo Carlo Conti in studio, è stata trasmessa in diretta venerdì 8 maggio. «È un momento bellissimo e di grande soddisfazione – hanno affermato i musicisti -. Siamo contentissimi di aver vinto questo premio così importante per un progetto nato dal basso come quello del Flauto Magico, tanto ambizioso ma anche tanto complicato. Non avremmo mai pensato di vincere davanti a dei mostri sacri come Thom Yorke e Nicola Piovani e sentiamo che è un premio a tutta la storia dell’Orchestra di Piazza Vittorio, a tutti i musicisti stranieri e italiani che ne hanno fatto parte».

Il Flauto Magico di Piazza Vittorio«È curioso – proseguono i musicisti – che in questo momento storico venga premiata una moltitudine, che in un periodo in cui si ha grande paura delle aggregazioni vinca questo premio l’emblema di quello che è una moltitudine di persone felici assieme che fanno un percorso di grande sacrificio e amore». Il mondo dello spettacolo è uno dei settori messo in ginocchio dalla pandemia e per questo l’ensemble ha dedicato il premio cinematografico a tutti i musicisti che «soffrono guardando il calendario e non sapendo quando potranno tornare su un palcoscenico a raccontare le proprie emozioni».

Il film, che al box office ha incassato 16,3mila euro, in 83 minuti ripercorre le gesta del principe Tanino deciso a liberare Pamina segregata dal padre, lo stregone Sarastro (interpretato da Bentivoglio).  Nella rilettura del classico mozartiano i giardini di piazza Vittorio dal tramonto all’alba diventano un luogo incantato dove i suoi abitanti si trasformano in principi, maghi, regine e sacerdoti in un caleidoscopio di suoni, colori e lingue diverse. «Come la musica – spiegano dall’orchestra -, il film è un percorso libero, denso di riferimenti a generi e stili diversi che si sposano, fino alla rivisitazione, con le tecniche del teatro barocco e lirico europeo, con le sue macchine teatrali e i suoi trucchi artigianali, fondali dipinti e arredi poveri di cartapesta, armonizzati visivamente con l’aiuto delle moderne tecniche cinematografiche».

11 maggio 2020