Oratori estivi, “un sogno di pace”

Alcune esperienze in corso nelle parrocchie, da Torre Spaccata alla Collina Fleming all’Axa. Collaborazione di animatori nel settore Nord. Festa diocesana a Zoomarine

Anche quest’anno sono moltissime le iniziative delle parrocchie che animano l’estate dopo la fine della scuola. Dai famosi “GrEst” negli oratori, passando per i campi estivi fino alla partenza per Lisbona, per i liceali e gli universitari, in occasione della Giornata mondiale della gioventù. dall’1 al 6 agosto. «Le esperienze estive sono ormai un punto nodale del cammino pastorale delle parrocchie», dice don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile. «Non tutte con la stessa proposta, ma praticamente tutte faranno qualcosa».

Quest’anno, il sussidio pastorale per l’oratorio estivo (Ores) ha come tema Camelot e la storia di Re Artù, adattata ai più piccoli e resa fruibile all’interno delle diverse settimane di attività. Nel contesto di un’estetica medievaleggiante di sicuro fascino per i ragazzi, al centro il tema forte della pace. Nella presentazione del sussidio, scritto a più mani dalle varie realtà che operano con i ragazzi a Roma (dall’Agesci, al Cor, dall’Azione cattolica fino all’Anspi), coordinati dalla Pastorale giovanile diocesana, si trova infatti «un sogno di pace, da realizzare a partire da noi stessi, dalle nostre piccole realtà quotidiane, costruendolo con atteggiamenti di apertura verso l’altro e di reale impegno a camminare insieme». Con uno sguardo all’insegnamento di Papa Francesco, secondo cui «la pace non è mai guadagnata una volta per tutte, va conquistata ogni giorno» (omelia del 14 settembre 2022 in Kazakistan).

Culmine della proposta diocesana sono due appuntamenti: il primo oggi, 22 giugno, a Zoomarine, a Torvaianica, con la Festa degli oratori estivi, dalle 9 fino alle 15.30, con moltissime attività organizzate ad hoc, oltre alla possibilità di seguire gli spettacoli del parco. Il secondo è il campo estivo diocesano, dal 3 al 9 luglio, organizzato per venire incontro alle realtà parrocchiali che da sole non riuscirebbero a farne uno, e anzi mettendo insieme animatori e ragazzi di diverse zone di Roma.

In tante parrocchie, il centro estivo è iniziato subito dopo la chiusura delle scuole. Don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata, racconta: «Abbiamo già iniziato e andremo avanti fino a metà luglio. La novità di quest’anno è che nel quartiere c’è stata una grande richiesta di un centro estivo solidale», un fronte su cui la parrocchia è molto attiva. Così «il centro antiviolenza mi ha mandato dei bambini, InterSos me ne ha inviati altri, e siccome durante l’anno abbiamo fatto il doposcuola, anche tanti genitori immigrati ci hanno portato i figli», racconta il sacerdote. Oggi «tante persone non possono pagare, quindi cerchiamo di essere più solidali degli anni scorsi, quando avevamo già accolto i piccoli provenienti dall’Ucraina», aggiunge. In più, «faremo un campo per gli adolescenti, poi andremo con le famiglie a fine luglio in Val di Sole e poi i primi di agosto i giovani andranno alla Gmg».

La parrocchia guidata da don Marco Zaccaretti è quella del Preziosissimo Sangue alla Collina Fleming, che ha scelto di usare il sussidio su Camelot. La prima settimana è già andata molto bene, ma il sacerdote ci tiene anche a raccontare l’esperienza di amicizia che si è creata da un progetto di collaborazione interparrocchiale: «Da quasi due anni abbiamo inaugurato una bella collaborazione di animatori di Roma Nord che si sono così conosciuti tra di loro – spiega -. I giovani hanno collaborato insieme e sono nati momenti di formazione comune, sostenuti dal Cor; è stata una cosa bella perché abbiamo visto dal vivo la ricchezza che crea questo fare rete tra oratori». Un esempio di sinodalità.

A Santa Melania Juniore all’Axa, l’animatrice Eugenia Iorio racconta: «D’estate incentiviamo la presenza dei ragazzi alle attività della parrocchia, non si rallenta ma si accelera», sorride. «Proponiamo tre campi per le varie età dei ragazzi delle cresime, uno è già partito e altri due in sequenza, poi con i più grandicelli e con chi va all’università partiremo invece per la Gmg». Eugenia ci tiene a far sapere che le attività normalmente non sono solo queste, ma anche di più. «Ogni anno noi abbiamo un cammino di ragazzi adolescenti (Francigena o Santiago) e un servizio al Cottolengo; solo quest’anno salta per permettere la partecipazione alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona». (Lucandrea Massaro)

22 giugno 2023