Oratori estivi, tra giochi laboratori e preghiera

Fino al 22 luglio le attività a Sant’Aurea: vincente la “rete” tra le comunità di Ostia. Due turni organizzati a San Policarpo, con oltre cento animatori coinvolti per più di un mese

La musica, l’allegro vociare dei bambini, l’esultanza per la buona riuscita del gioco. L’atmosfera gioviale dell’oratorio estivo si avverte già dalla strada. Chiuse le scuole, gli spazi delle parrocchie romane si trasformano all’occorrenza in aree per il gioco e le catechesi, laboratori teatrali e di attività manuali. Giornate all’insegna del divertimento per i più piccoli, di servizio e di formazione per gli animatori. La parrocchia Sant’Aurea a Ostia Antica ha organizzato l’Ores dopo due anni di sospensione a causa della pandemia e porterà avanti le attività fino al 22 luglio. Venti gli iscritti tra i 6 e i 14 anni. «I bambini hanno bisogno di svagarsi – spiega il diacono Generoso Simeone, responsabile dell’oratorio -. Rispetto al passato notiamo che tra i bambini e tra gli animatori c’è un legame più forte. È palpabile la loro esigenza di stare insieme e gli animatori sono felici di mettersi in gioco svolgendo servizio per i più piccoli». Vincente si è rivelata la rete tra gli oratori di Santa Aurea, Nostra Signora di Bonaria, Santa Maria Regina Pacis a Ostia Lido, Santa Monica e San Nicola di Bari. «È importante sia dal punto di vista operativo che di testimonianza – conclude Simeone -. I ragazzi hanno modo di confrontarsi con coetanei che vivono la stessa esperienza di servizio».

Da Ostia al Tuscolano, cambia la geografia del quartiere ma non lo spirito in oratorio. A San Policarpo sono stati organizzati due turni: fino al 25 giugno sarà riservato a 140 bambini delle scuole elementari; dal 4 al 15 luglio per 70 ragazzi di prima e seconda media. Nutrito il numero degli animatori: 90 tra i 16 e i 18 anni, più venti responsabili dai 20 ai 25 anni. Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco durante l’incontro con gli adolescenti il 18 aprile scorso, il tema scelto è “Eccomi”. «Attraverso il Vangelo del giorno spieghiamo ai bambini come rispondere “Eccomi” alla chiamata quotidiana del Signore attraverso il perdono, il fare del bene nel segreto, la preghiera», dice il viceparroco don Michele Reschini. Riflettendo sulla figura degli animatori, sottolinea che «sono la forza» dell’oratorio. «I bambini, vedendo quanto un ragazzo di 16 anni si spende per loro, riflettono sullo spirito di servizio, trovano in loro dei fratelli maggiori e dei confidenti».

La testimonianza ha giocato un ruolo determinante anche nella scelta di Mattia, 20enne alla prima esperienza in oratorio. Aveva già pensato di mettersi a disposizione ma ha avuto «la spinta grazie ai racconti di amici che avevano già fatto questa esperienza difficile da spiegare se non la si vive. Ho trovato la forte motivazione per abbandonare uno stile di vita non propriamente sano, le nottate con gli amici. Ora preferisco rinunciare alle uscite serali per essere carico il giorno dopo». Per Nicoletta, 27 anni, è bello vedere come il contatto con i bambini «scioglie anche gli adolescenti. Non pensano al cellulare, non sono concentrati su loro stessi ma si donano completamente ai più piccoli».

Nella parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio la giornata è scandita da giochi, laboratori e preghiera. Ottanta gli iscritti, tra i quali molti bambini stranieri. «Il nostro obiettivo primario è quello di creare legami e momenti di aggregazione» spiega Riccardo, 25 anni, alla prima esperienza da capo animatore. Conosce bene gli animatori, molti li ha preparati per la cresima in qualità di catechista. «È bello affiancarli in questa loro nuova avventura e vederli crescere giorno per giorno – dice -. A fine giornata c’è una “sana” stanchezza, quella che ti forgia». Accanto al gioco c’è un momento di catechesi. «Il pomeriggio ci ritroviamo in chiesa, leggiamo la Parola del giorno seguita da una breve omelia “a misura di bambino” – afferma il viceparroco don Daniele Natalizi -. A turno i bambini propongono una preghiera, in base alle loro sensibilità. Non tutti sono cristiani ma tutti partecipano. L’oratorio estivo può essere anche per i genitori l’occasione di riavvicinarsi alla Chiesa».

20 giugno 2022