Omicidio Willy Monteiro, la vicinanza della diocesi di Palestrina

La scelta del silenzio e della preghiera, davanti a una tragedia immensa, che ha colpito un ragazzo cresciuto nell’Azione cattolica della sua città. Apicella, vescovo della diocesi di Velletri-Segni, di cui sono originari i giovani fermati per il delitto: «Tutti siamo corresponsabili»

Il vescovo di Tivoli e di Palestrina Mauro Parmeggiani, insieme al parroco di Paliano, don Paolo Ugo Baldo, sono vicini in queste ore e stanno assistendo e accompagnando la famiglia di Willy Monteiro Duarte, il giovane colpito a morte nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre a Colleferro nel tentativo di sedare una rissa. Il silenzio e la preghiera sono la scelta della diocesi di Palestrina di fronte a una tragedia immensa, che ha colpito una famiglia onesta, che frequenta la parrocchia di Paliano e che ora chiede di vivere questo momento di profondo dolore con riservatezza. Lo stesso Willy è stato prima acierrino e poi giovanissimo di Azione cattolica ed è cresciuto nell’associazione della sua città.

Al dolore della famiglia della giovane vittima esprime vicinanza anche monsignor Vincenzo Apicella, vescovo della diocesi di Velletri-Segni, di cui sono originari i giovani fermati per il delitto e nel cui territorio ricade il comune di Colleferro. «Che il Signore dia alla famiglia e agli amici la consolazione che solo Lui può dare e illumini le nostre menti e i nostri cuori, perché sappiamo costruire un mondo più umano e fraterno», scrive il presule in una preghiera che ha chiesto ai parroci della diocesi di leggere durante le Messe di domenica prossima. «Una giovane vita, spezzata così brutalmente sotto i nostri occhi, grida alla nostra coscienza e non possiamo gettarla con indifferenza alle nostre spalle – prosegue -. Tutti siamo corresponsabili di fronte a una realtà scomoda e inquietante. Da dove provengono i virus della prepotenza, della violenza, della vigliaccheria, del disprezzo della vita, della stupidità che generano queste tragedie – si domanda Apicella – e gettano nella disperazione intere famiglie e comunità? Siamo quotidianamente seduti su una polveriera, che può esplodere improvvisamente e di cui non abbiamo consapevolezza». E chiede a famiglia, Chiesa, scuola, istituzioni, media, di essere partecipi «di quella fondamentale e indispensabile opera di civiltà che si chiama educazione e che va rivolta a tutti, anche agli adulti. Willy – conclude – riposa tra le braccia amorevoli del Padre, ma noi ci sentiamo come Adamo quando seppe che Caino aveva ucciso Abele. Il Signore abbia pietà di noi!».

8 settembre 2020