Omicidio George Floyd, il flash mob dei Giovani per la pace di Sant’Egidio

Appuntamento il 9 giugno alle 21 sull’Isola Tiberina, contro ogni razzismo, discriminazione e violenza. La preghiera e centinaia di candele

Anche i Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio aderiscono al movimento “Black Lives Matter”, sorto spontaneamente dopo l’omicidio di George Floyd avvenuto a Minneapolis, negli Usa, nel corso di un arresto. «Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli»: queste le parole di Martin Luther King che ispirano il flash mob in programma per questa sera, 9 giugno, alle 21, sull’Isola Tiberina, spiegano dal movimento in una nota.

Per affermare la necessità di «contrastare ogni forma di razzismo, discriminazione sociale e violenza», i Giovani per la Pace animeranno una preghiera per la coesistenza pacifica negli Usa, quindi esporranno uno striscione dalla facciata della basilica di San Bartolomeo e illumineranno la piazza con centinaia di candele.

Quello dei giovani di Sant’Egidio è un movimento attivo nelle scuole e nelle università in numerose città italiane e europee. Si impegnano a diffondere la cultura della pace e della solidarietà e sono presenti nelle periferie accanto alle persone più escluse: anziani, minori in difficoltà, migranti e senza dimora. Durante l’emergenza Covid-19 hanno promosso la campagna social #SalviamoINostriAnziani, cui hanno aderito migliaia di giovani di tutta Europa.

9 giugno 2020