Omaggio della diocesi alle vittime dei campi di sterminio

Nel Giorno della Memoria, parroci e sacerdoti guidati dai vescovi Selvadagi e Libanori al Portico d'Ottavia con il rabbino capo Di Segni

Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, sarà compiuto un gesto di prossimità e di solidarietà verso la comunità ebraica romana. I vescovi Selvadagi e Libanori, insieme ai parroci prefetti del settore Centro e ai sacerdoti della II Prefettura, territorio in cui è ricompreso il quartiere ebraico, si uniranno in visita silenziosa insieme al rabbino capo Riccardo di Segni che li accoglierà presso il Portico di Ottavia, per deporre una corona in memoria delle vittime dei campi di concentramento. Il 27 gennaio del 1945 venne infatti liberato il campo di sterminio di Auschwitz–Birkenau, dove erano stati deportati gli oltre mille ebrei romani arrestati all’alba dello Shabbat del 16 ottobre 1943. Di essi fecero ritorno solo in 16.

La Shoah rimane una ferita sanguinante nella storia dell’Europa e segna ancora profondamente la città. «Credo che sia necessario e faccia bene anche a noi serbare nel cuore e mantenere viva la coscienza sul debito di prossimità che abbiamo verso il popolo ebraico e trasmettere alle nostre comunità l’urgenza di sentirci e di vivere da fratelli; è una necessità che si fa più stringente oggi, che il tempo si porta via i sopravvissuti e i testimoni di quella tragedia», afferma il vescovo Libanori in una lettera inviata ai sacerdoti del settore Centro.

Il 17 gennaio scorso, in occasione della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, la diocesi, attraverso l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, aveva proposto un incontro ospitato dal Museo Ebraico di Roma.

25 gennaio 2022