Olimpiadi, Roma chiama Truno i Lagares

L’artefice di Barcellona ’92 nominato consulente strategico per portare nella Capitale i Giochi del 2024. Assicurata l’istituzione di una cabina di regia

L’artefice di Barcellona ’92 nominato consulente strategico per portare nella Capitale i Giochi del 2024. Assicurata l’istituzione di una cabina di regia

Da oggi Roma ha un consulente strategico per la candidatura ai Giochi olimpici del 2024. È il catalano Enric Truñó i Lagares, ingegnere e politico, già assessore del Comyune di Barcellona, dove è nato, tra il 1979 e il 1998. Qui si è occupato dell’organizzazione delle Olimpiadi del 1992; quindi ha lavorato alla candidatura per le Olimpiadi di Sydney (2000), Salt Lake City (2002), Torino (2006) e Vancouver (2010). «Per noi – ha dichiarato il sindaco Ignazio Marino dando notizia della nomina – è importante avere una figura come Truñó perché la visione che abbiamo noi delle Olimpiadi è quella di una trasformazione urbana al servizio della qualità della vita delle romane e dei romani». Al centro, il progetto di «una città che diventa sempre più consolidata, dove si chiude l’anello ferroviario per il trasporto su ferro e la diminuzione del trasporto su gomma. Una città che investe nell’ecosostenibilità». Enric Truñó, ha ricordato Marino, «trasformò la città investendo su un’area vicino al porto che ha congiunto la città con il mare. Noi abbiamo obiettivi diversi, ma lo stesso tipo di approccio ideale di una città più solida, dove sia più facile spostarsi, dove migliori la qualità della vita delle persone».

Al termine della riunione di giunta sulla candidatura di Roma ai Giochi del 2024 l’assessore con delega ai Grandi eventi Alessandra Cattoi ha ricordato le opportunità legate a quell’appuntamento in termini di risorse, idee e lavoro. «Oggi – ha detto – siamo al primo atto formale per il percorso che ci porterà a decidere se Roma sarà candidata. Istituiamo infatti una cabina di regia politica del Campidoglio, coinvolgeremo i municipi e le forze politiche dell’assemblea capitolina per arrivare a una condivisione e tracciare le linee strategiche in questi 4-5 mesi che abbiamo davanti, perché pensiamo che le Olimpiadi non siano l’obiettivo: l’obiettivo è lo sviluppo della città da oggi al 2025, quando ci sarà un altro Giubileo».

Impiantistica, percorso urbano e relativi aspetti tecnici sono stati affidati dalla giunta Marino alla società Risorse per Roma. L’importante, ha sottolineato anche il consulente Truñó, «non è l’immagine ma i contenuti, la soluzione dei problemi della città. Se una città sa vincere una sfida così grande, come quella di vincere i Giochi, la sua autostima cresce». Proprio per questo, ha continuato, «vogliamo pensare bene ogni impianto, il suo peso anche per il dopo-giochi». Non è necessario, per Truñó, puntare sul «dare di più di altri» ma «pensare a uno stile di lavoro fatto bene con alle spalle la cultura di Roma. È fattibile e ce la faremo».

14 aprile 2015