Olimpiadi 2024: un pizzico di Roma nell’argento del fioretto maschile a squadre

Nella formazione anche il romano Bianchi. Storico oro nel tennis per il doppio Paolini – Errani. Argento, nel nuoto, per i 1.500 metri di Paltrinieri, alla quinta medaglia olimpica

C’è anche un po’ di Roma nell’argento del fioretto maschile a squadre, la prima medaglia olimpica azzurra che vede la firma di un atleta della Capitale. La formazione del Ct Stefano Cerioni è salita sul secondo gradino del podio grazie al romano Guillaume Bianchi – intervistato da RomaSette.it il 25 luglio -, a Filippo Macchi (argento anche nella prova individuale), a Tommaso Marini e ad Alessio Foconi. Una medaglia arrivata ieri, 4 agosto, dopo la sconfitta in finale contro il Giappone, che si è laureato campione olimpico con il punteggio di 45-36.

Una giornata, per gli azzurri, iniziata con la vittoria contro la Polonia nei quarti di finale per 45-39. Un incontro che aveva visto dominare nella prima parte i polacchi, poi ripresi e superati dall’Italia anche grazie a un ritrovato Tommaso Marini. Ancora più entusiasmante la semifinale contro gli Stati Uniti, battuti per 45-38 con un allungo decisivo nella parte finale della sfida. Il sogno dei ragazzi di Cerioni si è fermato poi sul più bello nel match valido per l’oro. Pur combattendo fino alla fine, gli azzurri infatti non sono riusciti ad avere la meglio sulla formazione asiatica.

Decisivo è stato l’ottavo turno, quello che ha visto sfidarsi Alessio Foconi contro Yudai Nagano. Il giapponese è riuscito a infilare ben cinque stoccate consecutive e ha così indirizzato il match. Stoico era stato Bianchi nella settima ripresa a tornare in pedana dopo aver subito un colpo alla mano che lo avevo costretto a rimanere a terra dolorante e a ricevere un trattamento medico di 5 minuti. Nonostante l’infortunio, il romano, che nella prova individuale si era fermato ai quarti a una solo stoccata dalla semifinale e che ieri è stato protagonista di grandi assalti durante tutta la giornata, era riuscito a riportare l’Italia a una lunghezza di svantaggio. Commovente è stato anche il lungo abbraccio di tutta la squadra a Foconi, visibilmente dispiaciuto per non essere riuscito a dare il meglio di sé.

Per la scherma è una medaglia che si aggiunge al bronzo di Luigi Samele nella sciabola, all’argento dello stesso Filippo Macchi nel fioretto individuale, all’oro della spada femminile a squadre e all’argento del fioretto femminile a squadre. Una medaglia indubbiamente dolceamara, perché l’oro era alla portata, ma che lascia ben sperare per il futuro. Per tre quarti è una squadra molto giovane, quella del fioretto. Il ternano Alessio Foconi – già campione del mondo individuale e a squadre – è del 1989, ma Filippo Macchi, nato a Pontedera (Pisa), che ha sfiorato l’oro nella prova individuale – fermato solo da scelte arbitrali molto discutibili durante le ultime stoccate -, è classe 2001 ed era alla sua prima Olimpiade. Così come Tommaso Marini, nato ad Ancora nel 2000, già laureatosi campione mondiale nel 2023, e lo stesso Bianchi, che è del 1997.

L’argento del fioretto non è stata però l’unica medaglia azzurra di ieri. Storico l’oro – il primo nella storia per l’Italia – conquistato nel tennis nel doppio femminile da Jasmine Paolini e Sara Errani, che hanno sconfitto al super tie-break le russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider (2-6 6-1 10-7 il punteggio finale). Da incorniciare anche l’argento di Gregorio Paltrinieri nei 1.500 metri stile libero: la sua quinta medaglia olimpica. Greg è stato fermato solo da una grandissima prestazione dell’americano Finke che ha segnato anche il record del mondo. Bronzo all’irlandese Daniel Wiffen.

5 agosto 2024