Nuovi percorsi a Castello, si potrà percorrere il “Passetto”
Dal 29 giugno durante le aperture serali, da giovedì a domenica. Accessibile anche la cella sepolcrale di Adriano e la prigione di Cagliostro. Un’App dedicata
Dal 29 giugno durante le aperture serali, da giovedì a domenica. Accessibile anche la cella sepolcrale di Adriano e la prigione di Cagliostro. Un’App dedicata
Nuovi percorsi sono stati studiati per quello che ormai è il quinto monumento più visitato d’Italia: Castel Sant’Angelo. «Si avvertiva il bisogno di un percorso capace di guidare il pubblico attraverso luoghi fisici – si legge in un comunicato del Polo museale del Lazio – e soprattutto attraverso le fasi storiche». Un percorso in grado di trasformare la visita, quindi, in un viaggio attraverso la storia di Roma. Ecco quindi l’itinerario che conduce il visitatore nella cella sepolcrale di Adriano, sulle orme del corteo che portava le ceneri dell’imperatore; lo fa salire sulle mura, entrare nelle sale degli appartamenti papali, nella prigione di Cagliostro fino alla Terrazza dell’Angelo, da cui Tosca decise di gettarsi nel Tevere, per infine uscire – novità – attraverso il monumentale portale edificato dall’architetto senese Giovanni Sallustio Peruzzi, figlio del più celebre Baldassarre.
Il percorso, oltre ad essere notevolmente più lungo, è anche più completo. Sono stati inseriti stabilmente nella visita luoghi in precedenza preclusi al pubblico, come le cosiddette Sale Cambellotti. Si tratta di tre ambienti destinati nel 1925 ad accogliere i cimeli dell’esercito italiano e decorate con dipinti e stucchi appunto da Duilio Cambellotti, uno dei massimi interpreti del Liberty. Di particolare rilevanza è la Sala dei Labari così detta perché doveva ospitare i labari, cioè le insegne militari, dei reparti di assalto, quei reparti, come gli Arditi, che nel corso della prima Guerra Mondiale, avevano avuto il compito di rompere i fronti stabilizzati: ecco perché Cambellotti vi dipinse bandiere sabaude, papali e lombarde e raffigurò nel fregio ali di aquila con mani che brandiscono ogni sorta di armi.
Per migliorare la comunicazione, il Castello mette da oggi a disposizione del visitatore strumenti diversi e in alcuni casi molto sofisticati sotto il profilo tecnologico. Il tutto a titolo gratuito, compresi cioè nel prezzo del biglietto. Importante sono in primo luogo i pannelli di base, del tutto nuovi nei contenuti e nella linea grafica. Sono corredati dal sistema Wi-Fi, esteso all’intero perimetro di Castello e da una App scaricabile su tutti i dispositivi e particolarmente adatta agli smartphone. L’App mette in condizione pressoché ogni visitatore di seguire il percorso: essa è infatti disponibile in 7 lingue, italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, giapponese e cinese. L’avanguardia è raggiunta da una serie di eBeacon: questi strumenti tecnologici, istallati nei vari punti del percorso, intercettano i dispositivi del visitatore e gli propongono in automatico i contenuti vocali e multimediali dell’App.
Verrà inoltre nuovamente illustrato il progetto dal titolo Castello segreto, una serie di visite guidate, con personale specializzato, che propongono un itinerario esclusivo nel cuore del monumento: il pubblico potrà così accedere al celebre Passetto di Borgo (il camminamento che connette il Castello ai Palazzi Vaticani), le Prigioni storiche, le Olearie (ambienti adibiti un tempo a depositi alimentari), il cortile di Leone X, il locale detto “del Forno” e la Stufetta di Clemente VII, cioè la sala da bagno del pontefice, celebre per gli affreschi della bottega di Raffaello.
Le visite sono previste tutti i giorni con partenze fisse, per gruppi di massimo 15 persone, in italiano e in inglese e richiedono il pagamento di un biglietto aggiuntivo rispetto all’ingresso al monumento. Il solo Passetto di Borgo sarà invece accessibile senza biglietto aggiuntivo, durante le aperture serali, dal giovedì alla domenica che avranno inizio dal 29 giugno al 14 settembre.
22 giugno 2017