Nuovi ostelli per i migranti a San Cristobal de Las Casas

L’annuncio del vescovo Felipe Arizmendi Esquivel. Segno concreto di solidarietà, nell’Anno della Misericordia. Le offerte consegnate a Francesco

L’annuncio del vescovo Felipe Arizmendi Esquivel. Segno concreto di solidarietà, nell’Anno della Misericordia. Le offerte raccolte, consegnate a Francesco

Dalla visita del Papa a San Cristóbal de Las Casas, nasceranno due nuovi ostelli per i migranti, «dal momento che non si ferma il passaggio di quanti, provenienti da varie parti del sud, soprattutto Honduras, El Salvador e Guatemala, cercano di raggiungere gli Stati Uniti, rischiando la vita». Lo ha annunciato il vescovo Felipe Arizmendi Esquivel, prima di accogliere Francesco, lunedì 15 febbraio, che a San Cristóbal ha celebrato la Messa con le comunità indigene.

In una nota rilanciata dall’Agenzia Fides, il presule evidenzia che i migranti «sono soggetti a estorsioni, rapine, stupri, inganni, sequestri e ogni tipo di abuso». Di fronte a tutto questo «non possiamo rimanere indifferenti». Proprio per questo sono aumentati i servizi offerti dalla «pastorale dell’immigrazione». In diocesi, spiega monsignor Arizmendi Esquivel, «abbiamo tre ostelli per i migranti»: a Palenque, Comitan e San Cristobal. «Tuttavia abbiamo urgente bisogno di costruire altri due, a Frontera Comalapa e a Salto de Agua, perché in questi luoghi arrivano e passano centinaia di loro, e vogliamo offrire un posto dove riposare, mangiare, lavarsi, lavare i vestiti, dormire e quindi continuare la strada. In diversi casi offriamo assistenza legale e un sostegno economico».

Per realizzare questi obiettivi, segni concreti di solidarietà nell’Anno della Misericordia, tutta la diocesi si è impegnata in una colletta. Il ricavato è stato consegnato al Papa durante la Messa. Il pontefice, spiega, «non porterà a Roma queste offerte della comunità per i poveri, in questo caso per i migranti. Il Papa ha trovato molto bella l’iniziativa in questo Anno della Misericordia, perché ciò che desidera promuovere è l’essere misericordiosi, soprattutto con coloro che soffrono, come i migranti».

16 febbraio 2016