Nuova collana di libri sulle chiese di Roma

Presentazione nel Palazzo del Vicariato vecchio con il vicegerente Reina e l’amministratore delegato di Orp Chiavarini. «Strumento utile in vista del Giubileo»

Santa Maria in Campo Marzio, Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi, Santa Caterina da Siena in Via Giulia. A queste tre bellissime chiese del centro storico sono dedicati i primi tre volumi della nuova collana di libri “Ecclesiae Urbis”, voluti dal Vicariato di Roma tramite l’Opera romana pellegrinaggi e pubblicati dalla casa editrice L’Erma di Bretschneider. Le pubblicazioni intendono valorizzare le chiese romane e il patrimonio storico e artistico che racchiudono, coinvolgendo il mondo accademico e della cultura. Già altre monografie sono quasi ultimate; presto verranno pubblicati volumi su Santa Prisca all’Aventino, Santi Nereo e Achilleo, San Giuseppe dei Falegnami, Sant’Agnese in Agone, San Marco al Campidoglio.

Duecentocinquanta pagine arricchite da tavole a colori, copertine in brossura, i libri della colonna “Ecclesiae Urbis” possono essere acquistati sia in libreria che sul sito internet dell’editore, anche in formato digitale. Nei giorni scorsi sono stati presentati al Salone del Libro di Torino ma nella nostra città saranno proposti ufficialmente domani, 28 maggio, alle 17 nel Palazzo del Vicariato vecchio (via della Pigna 13/a), in un incontro che sarà aperto dai saluti del vicegerente Baldo Reina e di monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi. Interverranno poi padre Antonio Spadaro, sottosegretario del dicastero per la Cultura e l’educazione; Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia nazionale di San Luca; Claudia Conforti, professoressa all’Università di Tor Vergata. Modererà i lavori Mario Bevilacqua, docente alla Sapienza e direttore di “Ecclesiae Urbis”.

La collana si avvale della supervisione scientifica del Centro studi sulla cultura e l’immagine di Roma. Il coordinatore della collana è Marco Coppolaro, che spiega: «Coinvolgendo specialisti e giovani ricercatori, i volumi intendono sia portare all’attenzione complessi monumentali meno indagati che proporre nuove analisi su edifici celebri, rivelando aspetti inediti della loro storia. Le monografie analizzeranno gli edifici dalle origini all’oggi, anche in riferimento alle vicende conservative e di restauro, con costante attenzione al loro rapporto con l’Urbe, sia in senso urbanistico che più spiccatamente culturale». Per monsignor Chiavarini, la collana «è uno strumento che potrà essere utile anche in vista del Giubileo».

27 maggio 2024