Numeri record per il Colosseo

Nel 2018 registrati oltre 7,6 milioni di visitatori, pari a un +7,4% rispetto all’anno precedente. I picchi di presenze a marzo e giugno. Al via anche il restyling delle aree verdi circostanti

Un 2018 da record per il Colosseo. Dalla pagina Facebook il Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali) informa che nell’anno appena concluso si sono registrati nell’Anfiteatro Flavio «oltre 7,6 milioni di visitatori, con un incremento, rispetto al 2017, del 7,4%. La media giornaliera – precisano dal ministero – è stata di circa 21mila visitatori e i picchi di presenze si sono registrati nei mesi di marzo e giugno». Nella stessa giornata, la notizia dell’imminente restyling per le aree verdi intorno  al Colosseo, con “sempreverdi” e un’unica nota di colore, garantita dalla presenza di gruppi di rose antiche. Prevista anche un’illuminazione a terra, oltre alla disposizione studiata di alcuni reperti già  presenti nell’area. L’obiettivo: «Valorizzare l’enorme potenziale del sito», migliorandone la «modalità di fruizione, attualmente limitata alla presenza monumentale del Colosseo».

I lavori sono stati messi a gara dal Campidoglio. Le aree verdi, si spiega nelle relazioni della gara, vengono considerate «non solo come “coronamento” ma “di completamento” del sito», facendo «convergere non solo finalità  estetico-ambientali dell’ambito archeologico con l’intorno ma obiettivi di salvaguardia, decoro e sicurezza di uno dei siti più frequentati al mondo». In campo infatti ci sono sia interventi di riqualificazione ambientale sia strutturali.

Si punta dunque a «valorizzare di più l’aspetto visuale» dell’intera area. In alcune zone anche con «interventi sotto-superficiali di preparazione del terreno», tra cui «l’eliminazione della vegetazione infestante» e le «operazioni di risanamento e stabilizzazione dei suoli». Vari reperti archeologici, come «tratti di cornicioni e colonne» – attualmente «sparsi senza apparente ordine» – verranno risistemati sotto la supervisione di sovrintendenti preposti, presso le zone dove sono posizionate le rose e le altre specie che costituiscono parterres “a macchia”. Prevista anche «l’illuminazione a livello del terreno con luce soffusa non invasiva e nascosta dalle specie stesse, per offrire un’immagine notturna molto suggestiva del sito in tutti i suoi elementi finalmente percepiti come un “unicum” con
l’Anfiteatro».

4 gennaio 2019