“Nowhere special”, un film sull’amore

Nella pellicola di Uberto Pasolini, nelle sale dall’8 dicembre, ispirata a una storia vera, una relazione padre/figlio credibile e onesta. Non una storia sulla morte ma sull’amore

Nell’Inghilterra di oggi un padre è alla ricerca di una famiglia cui affidare il figlio di 4 anni. La ricerca non è così semplice. Presentato alla 77ª Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, il film Nowhere Special – Una storia d’amore è in sala da mercoledì scorso, 8 dicembre. Si tratta di una coproduzione tra Italia, Regno Unito, Romania girata interamente su suolo inglese e diretta da Uberto Pasolini, già regista di Still life, a Venezia nel 2013, accolto da molti elogi.

Ispirato a una storia vera, il film vede al centro James Norton nel ruolo di John, giovane lavavetri che dedica tutto se stesso a crescere il figlio di 4 anni, Michael, perché la madre li ha lasciati subito dopo la nascita. I due conducono una vita semplice, fatta di piccole cose e di reciproca dedizione. John però ha davanti a sé pochi mesi di vita. Da qui la necessità, da parte del padre, di cercare una nuova famiglia alla quale affidare il figlio in adozione. «Lessi – dice il regista – la storia di un padre malato terminale che cercava una nuova famiglia cui affidare il figlio prima di morire. Provai a capire cosa volesse dire vivere questi momenti. Non ottenni risposte esaurienti, così ho deciso di raccontare la storia di questo uomo che si dedica esclusivamente alla crescita del suo bambino. E descrivere la forza della loro unione».

La ricerca di un nuovo nucleo familiare è l’occasione per una serie di incontri con situazioni talvolta molto differenti, di taglio positivo alcune, più problematiche altre; tutti con persone (genitori e parenti) capaci di mostrare generosità, disponibilità in una cornice comunque difficile. Mentre aumentano le difficoltà per trovare una soluzione soddisfacente, il rapporto padre/figlio che si sviluppa diventa uno tra i più sofferti, autentici e belli del recente cinema internazionale. «Ho voluto mettere in scena – dice ancora Pasolini – una relazione padre/figlio credibile e onesta. A soli 4 anni, il piccolo Daniel è un attore naturale, straordinariamente consapevole e sensibile, supportato al meglio dal talento e dalla generosità di James Norton ».

In più momenti si fanno strada tante occasioni nelle quali il ricatto emotivo sarebbe fin troppo facile da trasformare in commozione. Nowhere special non vuole essere un film sulla morte ma sull’amore che dà forza alla vita nel passaggio da un essere umano all’altro. La centralità del tema principale (il rapporto James/Michael) non esclude che di sfondo si palesino altri problemi: quello dell’adozione nell’Inghilterra di oggi e le molte sfumature nelle quali si esercita; il ruolo dei servizi sociali. Ma, al di là dei dati reali, a restare nelle mente è il sacrificio di quel padre, la sua inesausta voglia di pensare al figlio, e l’espressione del piccolo Michael, che strappa il cuore allo spettatore e lo porta in un’altra dimensione.

13 dicembre 2021