Notte di bombe in Ucraina

Almeno 5 i morti. La centrale nucleare di Zaporizhzhia senza elettricità: carburante ancora per 10 giorni. Kiev senza riscaldamento. Blackout preventivi

Dnipro, Kirovohrad, la regione di Mykolaiv. Notte di bombe, in Ucraina, dove l’allarme antiaereo ha suonato in tutti gli oblast, come riferiscono i media locali. Il primo bilancio: almeno 5 morti. Il governatore della regione di Leopoli – nella parte ovest del Paese – Maksym Kozytsky ha affermato che 4 civili (due uomini e due donne) sono morti nel distretto di Zolochiv. Il governatore della regione di Dnipropetrovsk – nel sud-est – Sergiy Lysak ha scritto su Telegram che nella sua regione un «uomo di 34 anni è morto a causa dei bombardamenti. Una donna di 28 anni e un ragazzo di 19 sono rimasti feriti».

Secondo i mezzi di informazione locali, i raid russi hanno colpito le regioni di Kharkiv e Odessa. In particolare, hanno attaccato l’oblast di Kharkiv almeno 15 volte prendendo di mira infrastrutture critiche, ha riferito il governatore regionale Oleh Syniehubov su Telegram, specificando che una residenza privata è stata danneggiata. Nell’oblast di Odessa sono state prese di mira invece infrastrutture energetiche, secondo il governatore Maksym Marchenko. La fornitura di elettricità è stata parzialmente interrotta. Al momento non si segnalano vittime. Anche l’operatore energetico ucraino Ukrenergo ha parlato del 15° massiccio attacco missilistico di Mosca all’infrastruttura energetica del Paese. Attacco al quale, ha riferito il generale Valery Zaloujny, comandante in capo delle forze armate di Kiev, l’Ucraina ha risposto abbattendo 34 missili su 81 e 4 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana lanciati dalla Russia contro le sue «infrastrutture critiche».

Su Telegram il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko riferisce di altre esplosioni anche questa mattina, 9 marzo, nel distretto occidentale di Sviatoshynskyi. Alcune auto sono andate in fiamme nel cortile di un edificio residenziale, ferendo due persone, ma una delle esplosioni è stata un attacco a un impianto energetico, a seguito del quale, «a causa dell’interruzione di emergenza dell’energia elettrica, il 40% dei consumatori della capitale è attualmente senza riscaldamento. L’erogazione dell’acqua funziona normalmente», ha spiegato il primo cittadino. Al momento la temperatura in città è di 4 gradi.

I bombardamenti della notte contro le infrastrutture energetiche, riferiscono da Ukrenergo ai media locali, hanno spinto a blackout preventivi in tre regioni: Zhytomyr, Kharkiv e Odessa. I tecnici, assicurano in una nota, sono già al lavoro per ripristinare l’erogazione di corrente elettrica. «L’approvvigionamento energetico viene gradualmente ripristinato», informano. Notizie meno rassicuranti arrivano dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, rimasta senza elettricità dopo un attacco russo. Lo ha reso noto questa mattina l’operatore ucraino per il nucleare Energatom, avvertendo del rischio di un incidente. «L’ultima linea di comunicazione tra la centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia e la rete elettrica ucraina è stata interrotta a causa di attacchi missilistici russi», informano in un comunicato, aggiungendo che sono stati attivati generatori diesel di emergenza per garantire l’alimentazione minima della centrale.

Nelle parole di Energoatom, affidate a Telegram, «i russi stanno mettendo il mondo sull’orlo di una catastrofe nucleare. E questo avviene il giorno dopo i negoziati con le Nazioni Unite sulla smilitarizzazione della ZNPP», la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che attualmente «è disalimentata e in modalità di blackout per la sesta volta durante l’occupazione, le unità 5 e 6 sono in fase di spegnimento a freddo e 18 generatori diesel sono stati accesi per soddisfare il fabbisogno della centrale. Il carburante per il loro funzionamento durerà 10 giorni. È iniziato il conto alla rovescia. Se in questo lasso di tempo non sarà possibile ripristinare l’alimentazione esterna della centrale, potrebbe verificarsi un incidente con conseguenze di radiazioni per tutto il mondo», è l’avvertimento.

Non solo. Dall’operatore ucraino informano che «tutte le centrali nucleari nazionali situate sul territorio controllato dall’Ucraina hanno scaricato la loro energia a causa della minaccia di attacchi missilistici. Alle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia), tutte le centrali forniscono un totale di 4.700 MW alla rete. A causa dell’occupazione dell’impianto e dell’interferenza dei rappresentanti di Rosatom (la società nucleare statale russa) nel suo funzionamento, la capacità dell’Ucraina di mantenere la ZNPP in modalità sicura è notevolmente limitata». La conclusione di Energoatom è che «è urgente l’intervento dell’intera comunità internazionale per ritirare i gruppi terroristici russi dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, trasferirla sotto il pieno controllo del legittimo operatore competente – l’ucraina Energoatom – e ripristinare le condizioni per il mantenimento della sicurezza nucleare, radioattiva e fisica dell’impianto nucleare».

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha già affermato ieri, 8 marzo, che l’Onu è pronta a offrirsi come mediatore nella smilitarizzazione della centrale di Zaporizhzhia per garantirne la sicurezza, che è «fondamentale». Zelensky, da parte sua, ha detto che con Guterres «abbiamo discusso su come fermare il ricatto nucleare della Russia e ripristinare la sicurezza di tutte le centrali nucleari ucraine, che è stata violata dalla Russia, in particolare la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia». Questa in particolare, ha affermato, «deve tornare sotto il pieno controllo dell’Ucraina: è una questione di sicurezza globale, non solo ucraina».

9 marzo 2023