Notre Dame, la preghiera e la solidarietà della diocesi di Roma

Il cardinale Angelo De Donatis ha scritto al presidente della Repubblica francese Macron e all’arcivescovo di Parigi Aupetit: «Dalla nostra cattedrale di San Giovanni in Laterano sale incessante al Padre l’invocazione per la comunità ecclesiale di Parigi»

È scritta «a nome di tutti i membri del Capitolo Lateranense e dei fedeli della diocesi di Roma» la lettera che il cardinale vicario Angelo De Donatis ha scritto al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron all’indomani dell’incendio che, nella serata di ieri, 15 aprile, ha devastato la cattedrale Notre Dame di Parigi. Al presidente Macron, che è anche protocanonico d’onore del Capitolo della basilica di San Giovanni in Laterano, il vicario del Papa assicura la preghiera della Chiesa di Roma «affinché questo tempio, incomparabile scrigno di fede, arte e tradizione, simbolo di unità e anima dell’amata nazione “Fille ainée de l’Église”, possa presto essere ricostruito grazie alla fede e alla solidarietà del popolo francese. San Giovanni e la Vergine Maria, venerata come “Notre Dame”, intercedano presso Dio onnipotente e misericordioso – conclude – perché ricolmi Lei e il popolo che rappresenta di ogni benedizione».

Vicinanza e partecipazione, nelle parole del cardinale De Donatis, che contestualmente ha indirizzato una lettera anche all’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit, esprimendo sgomento e tristezza per l’incendio che ha colpito la cattedrale parigina. «Dalla nostra cattedrale di San Giovanni in Laterano, madre di tutte le chiese, sale incessante al Padre l’invocazione per la comunità ecclesiale di Parigi – scrive il porporato -. Custodiamo ancora nel cuore la testimonianza offerta dalla folla spontanea di fedeli, accorsi ieri sera ai piedi di Notre Dame, per implorare con il canto commosso dell’Ave Maria la Sua materna protezione. Siamo certi che il Dio della Vita e della Risurrezione, anche dalle rovine di questo meraviglioso tempio, potrà far rinascere e fortificare la fede delle “pietre vive” della Sua comunità». Da ultimo, una conclusione che è anche una preghiera: «Che la Vergine Maria, venerata come “Notre Dame”, continui a vegliare con amore di madre sulla Chiesa e la città di Parigi. Uniti in Cristo».

16 aprile 2019