Nota sugli oratori estivi 2020, le indicazioni da seguire

Nota di due uffici diocesani sulle attività per bambini e ragazzi: obbligo di gruppi autonomi e mascherine. Campi sconsigliati

Sì agli oratori estivi 2020, con le dovute accortezze. Mentre i campi estivi sono, nelle condizioni attuali, «fortemente sconsigliati». L’Ufficio catechistico e il Servizio per la pastorale giovanile della diocesi presentano una nota con le indicazioni per la realizzazione degli oratori estivi in tempo di pandemia, recependo le “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid–19” a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia, nonché le indicazioni del Servizio nazionale Cei per la pastorale giovanile.

don andrea cavallini, ufficio catechistico
don Andrea Cavallini, ufficio catechistico

«La Chiesa vuole con coraggio e responsabilità non tirarsi indietro nel dare il suo contributo per la ripresa sociale ed essere vicina alle famiglie. Sappiamo, inoltre, che queste iniziative, prima di essere un servizio sociale, sono un’opportunità preziosa per l’accompagnamento della formazione umana e cristiana di bambini e ragazzi». Ne sono convinti don Andrea Cavallini e don Antonio Magnotta, direttori rispettivamente dell’Ufficio catechistico e del Servizio per la pastorale giovanile.

Il sussidio per gli oratori estivi 2020 pensato infatti è legato al cammino diocesano sull’ascolto e si chiama “#BecomingSuper … Per ascoltare meglio”. Pensato insieme al Centro oratori romani (Cor), all’Azione cattolica ragazzi, all’Agesci e ai Giuseppini del Murialdo, il sussidio verrà presentato ufficialmente lunedì 25 maggio alle 19, con una diretta sulla piattaforma WebEx del Cor.

don antonio magnotta
Don Antonio Magnotta, pastorale giovanile

Le attività saranno, naturalmente, rimodulate per rispettare le indicazioni governative, garantire la sicurezza dei bambini e la tranquillità dei loro genitori. «Quest’anno gli oratori estivi vanno immaginati come una molteplicità di “piccoli oratori” autonomi e separati tra loro – sottolineano i due responsabili diocesani –. I bambini vanno divisi in gruppi completamente autonomi l’uno dall’altro che non devono mai intercettarsi, ma essere, pur nello stesso ambiente, rigidamente separati tra loro».

Gruppi separati come piccole isole nel mare della parrocchia, spiega David Lo Bascio, presidente del Cor: «Lo chiamiamo progetto arcipelago – sottolinea –: ci saranno tanti gruppi di bambini con un animatore, eventualmente distribuiti anche in strutture che vanno oltre la parrocchia, come i vicini parchi». Un adulto ogni 5 (scuola materna), 7 (scuola elementare) o 10 ragazzi (adolescenti), mentre in caso di bambini disabili è previsto il rapporto uno a uno. «Gli educatori – è specificato nella nota diocesana – devono avere una certificazione medica che attesti le loro buone condizioni di salute».

I bambini, chiarisce ancora il documento, dovranno indossare la mascherina, anche durante le attività all’aria aperta; nei locali al chiuso si dovranno svolgere pulizie o disinfezioni quotidiane, e si suggerisce di individuare un responsabile dell’igiene. Quanto ai campi estivi, la nota sottolinea che «il campo “classico” presenta maggiori criticità e l’osservanza delle indicazioni è ancora più complicata. Quindi ci sentiamo di sconsigliarlo fortemente».

22 maggio 2020