Nigeria, lo Stato islamico rivendica il sequestro di operatori umanitari

A riferirlo all’agenzia Dire, fonti della Croce Rossa: «Al momento non abbiamo conferma che ci sia uno o più nostri volontari o operatori tra i rapiti»

Lo Stato islamico ha rivendicato l’azione avvenuta il 1° dicembre nello stato nord-orientale di Borno, in Nigeria, nella quale sarebbe stato rapito del «personale della Croce Rossa». A riferirlo all’agenzia Dire sono proprio fonti della Croce Rossa, che però aggiungono che al momento non c’è ancora conferma «che ci sia uno o più nostri volontari o operatori tra le persone sequestrate dallo Stato islamico in Nigeria».

I miliziani non hanno chiarito di quante persone si tratti né, a quanto risulta, è stato domandato un riscatto. L’incidente, riferisce l’agenzia Dire, sopraggiunge dopo che, ad agosto, la milizia jihadista aveva accusato le ong di implementare un’agenda anti-islamica in Nigeria. Nel Borno, tra l’altro, oltre allo Stato islamico, è attivo il gruppo Boko Haram, che il 28 novembre ha dichiarato di essere responsabile dell’uccisione di oltre un centinaio di persone.

3 dicembre 2020