Nigeria e Pakistan, Acs a sostegno della formazione dei seminaristi

La sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre lancia una nuova campagna di raccolta fondi per due seminari in terre di persecuzione

La sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre lancia una nuova campagna di raccolta fondi per due seminari in terre di persecuzione

«La formazione ha bisogno di ambienti dignitosi, di strumenti didattici adeguati e di validi insegnanti. Specie in Paesi in cui diventare sacerdoti significa rischiare di divenire martiri della fede». Ne è convinto Alessandro Monteduro, direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre, promotore di una nuova campagna di raccolta fondi per due istituti che si trovano in terre di persecuzione: il seminario minore di San Tommaso a Faisalabad, in Pakistan, e il seminario dei Figli di Maria Madre della Grazia di Umuahia, in Nigeria. Un’iniziativa in continuità con l’impegno della fondazione di diritto pontificio, che nel corso del 2014 ha sostenuto nei suoi studi un seminarista su 12 nel mondo, per un totale di 9.969 studenti.

Nonostante le difficoltà, spiegano da Acs, in molte zone povere e nelle terre di persecuzione le vocazioni sono numerose, ma spesso i seminari sono costretti a rfiutare nuovi studenti per mancanza di risorse. Come nel caso della struttura gestita dai Figli di Maria Madre della Grazia in Nigeria, che fondano il loro carisma proprio sull’evangelizzazione, il cui superiore, padre George M. Okorie, si è rivolto ad Acs in cerca di aiuto. «Formare nuovi sacerdoti in un Paese difficile come la Nigeria – osserva Monteduro – è un modo concreto per far sì che la presenza cristiana sia visibile e radicata, anche in una società minacciata dagli attacchi della setta islamista Boko Haram».

Non dissimile la situazione del seminario di San Tommaso, a Faisalabad, che «non è soltanto un luogo di formazione ma anche un luogo di speranza per la presenza cristiana in Pakistan». Le parole sono del vescovo di Faisalabad, monsignor Joseph Arshad, che ha appoggiato la richiesta di aiuto rivolta ad Acs dal rettore del seminario don Kamran Taj, in passato anche lui beneficiario della fondazione per la sua formazione. L’obiettivo: poter accogliere un maggior numero di studenti.

20 gennaio 2016