Nicaragua: ritirato il placet al nuovo ambasciatore Ue

Il provvedimento nel V anniversario delle proteste sociali del 2018, dopo le critiche al governo di Managua. Il precedente rappresentante diplomatico già espulso

Sempre più netta la rottura del regime del Nicaragua con l’Unione europea. Nella giornata del 18 aprile il ministero degli Esteri del governo di Daniel Ortega ha annullato il placet concesso al nuovo ambasciatore dell’Unione europea a Managua Fernando Ponz. Il suo predecessore era  stato espulso nei mesi scorsi. Una decisione  arrivata nel quinto anniversario delle proteste sociali del 2018, in relazione al quale l’Ue aveva diffuso un comunicato in cui definiva «triste» l’anniversario delle manifestazioni che si erano svolte nella «legittima richiesta di diritti umani» e di democrazia. Nella nota si ricorda che la popolazione del Paese centroamericano «ha da allora affrontato una repressione sistemica», ma in ogni caso l’Ue ribadisce, ancora una volta, la sua «disponibilità a sostenere tutti gli sforzi volti a una soluzione pacifica e negoziata della lunga crisi politica».

Immediata la reazione del regime di Ortega, affidata al ministro degli Esteri Denis Moncada. «Di fronte al suo comunicato interferente, sfacciato e insolente», che «ratifica le posizioni imperialiste e colonialiste che caratterizzano l’Ue, alla vigilia della Giornata nazionale della pace, il governo ha deciso di sospendere l’approvazione concessa a Fernando Ponz», informa il ministro. Il regime poi ha condannato il «genocidio storico» perpetrato dai popoli europei contro il continente americano e ha chiesto «giustizia e riparazione per questi crimini contro l’umanità e per il loro virulento, avido e rapace saccheggio delle nostre stesse ricchezze e culture».

20 aprile 2023