Nicaragua: dagli Usa l’appello di Baez per il vescovo in carcere Alvarez

Il presule in esilio chiede la «liberazione immediata» del vescovo di Matagalpa, «ingiustamente oltraggiato e imprigionato». Chiusa intanto anche la Caritas di Leon

Non si placa la sofferenza della Chiesa del Nicaragua. Da Chicago, negli Stati Uniti, dove si trova in questi giorni, il vescovo in esilio Silvio José Báez, ausiliare di Managua, chiede la «liberazione immediata» del vescovo di Matagalpa Rolando Álvarez, affermando che viene «oltraggiato» all’interno del carcere dove è detenuto dal regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo.

«Un testimone del Vangelo e un profeta di Dio, ingiustamente oltraggiato e imprigionato»: così lo definisce, sottolineando che «anche in mezzo all’oppressione e alla crudeltà a cui il nostro popolo continua ad essere sottoposto», ha dimostrato la sua grandezza e dignità. «I tiranni – aggiunge – non sono riusciti a sottomettere il nostro popolo forte, nobile e credente, che continua a resistere, a sognare e a combattere».

Nel Paese, intanto, proseguono le chiusure di organismi ecclesiali: il ministero degli Interni ha approvato l’8 maggio la cancellazione dello status giuridico della Caritas diocesana di León. Si è trattato, ufficialmente, di «scioglimento volontario dei membri», approvato dal ministro degli Interni María Amelia Coronel Kinloch.

10 maggio 2023