Nicaragua: arrestato anche il vicario generale di Managua

I sacerdoti della diocesi di Matagalpa costretti a rimuovere il nome del vescovo Alvarez – in carcere da febbraio – dalla preghiera eucaristica, per evitare l’arresto

Dal Nicaragua arrivano notizie che testimonino l’intensificarsi della persecuzione contro la Chiesa cattolica da parte del regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo. Media locali e siti indipendenti confermano l’arresto, nella giornata di ieri, 28 dicembre, del vicario generale dell’arcidiocesi di Managua il vescovo Carlos Avilés. Arresto di cui dà notizia anche l’avvocato Martha Patricia Molina, che ha documentato gli attacchi contro la Chiesa cattolica in Nicaragua. Il sacerdote, che in passato non aveva risparmiato critiche al regime, sarebbe detenuto nel terzo distretto di polizia di Managua. L’arresto fa seguito alle dichiarazioni offensive della vicepresidente e moglie di Ortega, Rosario Murillo, contro sacerdoti e vescovi, che nel suo discorso del 27 dicembre ha definito «diavoli».

Non solo. I sacerdoti della diocesi di Matagalpa sono stati costretti a rimuovere il nome del loro vescovo Rolando Álvarez (che dal febbraio scorso si trova in carcere per contare una condanna a 26 anni) dalla preghiera eucaristica, per evitare di essere arrestati dalla polizia sandinista. È successo al secondo vicario della cattedrale, padre Jáder Guido, che durante la Messa mattutina del 24 dicembre aveva recitato la consueta formula: «Conferma la tua chiesa pellegrina, Papa Francesco, il nostro vescovo Rolando José, i sacerdoti e i diaconi». Poco dopo la celebrazione è stato arrestato, per essere rilasciato solo in tarda serata. Il 25 dicembre, durante le Messe di Natale, padre Guido non ha più menzionato il nome di Rolando José Álvarez, limitandosi a dire «il nostro vescovo».

29 dicembre 2023