Nessun aumento anomalo di casi gravi di influenza

A ribadirlo è l’Iss, dopo le notizie su diversi decessi negli ultimi giorni: «La situazione rientra nell’alternarsi di intensità delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori»

L’Istituto superiore di sanità (Iss) interviene per fare chiarezza, dopo alcune notizie su diversi decessi per influenza registrati negli ultimi giorni. E ribadisce che in Italia non c’è nessun aumento anomalo di casi gravi. I dati della sorveglianza fino a questo momento «non presentano anomalie e sono coerenti con il quadro epidemiologico complessivo», evidenziano dall’Istituto.

In base ai dati inviati da Regioni e Province autonome, chiariscono, «al momento l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia è nella fascia di intensità “Alta”, ed è pari, secondo i dati dell’ultimo bollettino, a 17,5 casi per mille assistiti. A questa cifra, e alla conseguente pressione sui sistemi assistenziali, concorrono diversi virus respiratori, dall’influenza vera e propria al Sars-CoV-2 al virus respiratorio sinciziale (Rsv). Sebbene i livelli raggiunti nelle ultime settimane siano i più alti dall’inizio della sorveglianza – aggiungono -, la situazione complessivamente rientra nell’alternarsi di intensità annuale delle stagioni di trasmissione dei virus respiratori, e anche il periodo in cui si è verificato il picco non presenta anomalie, ed è anzi in linea con quanto riportato da altri Paesi europei».

Al momento, è la precisazione dell’Iss, «la quasi totalità dei casi positivi a influenza è dovuta a infezioni da virus A H1N1pdm09. Questo ceppo è derivante da quello che ha causato la pandemia influenzale nel 2009/2010 ma è fra quelli normalmente circolanti nel mondo in questi ultimi anni, tanto che è tra quelli inseriti nel vaccino antinfluenzale. Si sottolinea pertanto l’importanza della vaccinazione, specialmente per le categorie per cui è raccomandata». Da parte sua, l’Istituto superiore di sanità continua «a monitorare la situazione e a sollecitare la completezza e tempestività dei dati riportati dalle Regioni/Province autonome che hanno aderito alla sorveglianza RespVirNet per consentire una affidabile capacità di monitoraggio».

11 gennaio 2023