Nelle Sale del Bramante, un viaggio tra i presepi del mondo

Esposte fino al 6 gennaio oltre 200 rappresentazioni della natività provenienti da ogni parte del pianeta e realizzate nei materiali più diversi: dal corallo ai tappi di plastica ai materiali di recupero. Opere anche negli stili della tradizione

Rivivere la nascita di Gesù e il fascino del Natale attraverso i presepi di tutto il mondo. Come ogni anno, fino al 6 gennaio, le Sale del Bramante a piazza del Popolo ospitano l’esposizione internazionale «100 presepi», organizzata dalla Rivista delle Nazioni. La mostra, giunta alla trentanovesima edizione, offre la possibilità di ammirare 212 opere che proiettano il visitatore in luoghi ed epoche passate. Un viaggio attraverso i costumi e gli stili di Paesi lontani tra loro, uniti dalla rappresentazione sacra della Natività. «Si tratta – commenta Mariacarla Menaglia, curatrice dell’esposizione e direttore della Rivista delle Nazioni – di un’edizione particolarmente ricca, suggestiva e multietnica. Abbiamo infatti 82 presepi che arrivano da ogni parte del pianeta, 42 dei quali provengono da luoghi di cultura cristiana, mentre i restanti da aree di differente credo religioso come, ad esempio, Armenia, Nepal, Repubblica Cina – Taiwan, Giappone, Iraq, Kazakistan e Turchia». Un vero «trionfo di artigianato locale – continua la responsabile della mostra -. Gli artisti infatti utilizzano esclusivamente prodotti del proprio territorio e ogni rappresentazione è realizzata con tecniche e materiali diversi, secondo tradizioni culturali, folklore e costumi dei luoghi di provenienza».

Molto nutrita anche la rappresentanza italiana con 14 regioni in mostra. Si va dalle opere artistiche in stile classico del ’700 napoletano e siciliano a quelle dell’800 romano, fino ai presepi in cartapesta o in terracotta della Puglia e della Calabria. Dalla terra al mare, le sorprese di questa edizione non finiscono qui: quest’anno infatti c’è anche un’intera sezione dedicata ai presepi realizzati in corallo rosso, rosa e bianco, provenienti da Torre del Greco, in collaborazione con Assocoral. Preziose opere intagliate a mano con il «bulino» che regalano un’atmosfera del tutto nuova alla rappresentazione della Natività. Dai materiali più raffinati si passa velocemente a quelli di uso quotidiano trasformati dagli artisti in  preziosi elementi in grado di dar vita ad originalissime composizioni. Così, dopo i delicati presepi in corallo si possono ammirare opere costruite con materiali riciclati e presenti nella vita di tutti i giorni come, ad esempio, la pasta alimentare, i bottoni, varie stoffe, contenitori per il latte, rotelle di liquirizia, bottiglie, ma anche legno, chiodi, lamiere, pietre e tappi di plastica. Un’opportunità da non perdere per chi è alla ricerca di spunti fantasiosi per il proprio presepe. Una mostra per grandi e piccoli: a questi ultimi è dedicato il laboratorio «Il presepe come gioco» che quest’anno presenta delle novità. «Anche con i più giovani – spiega infatti Mariacarla Menaglia – abbiamo voluto aprirci ad altre culture, iniziando dal continente asiatico. I bambini infatti potranno realizzare con la tecnica dell’origami un personaggio della cultura natalizia cristiana come la Madonna, san Giuseppe e il Bambino Gesù, oppure uno tipico della “Festa della Primavera”, festività tradizionale cinese, come ad esempio il pesce rosso o il drago. Piccoli gesti che uniscono due culture e due mondi lontani».

22 dicembre 2014