Nella Siria al 13° anno di guerra 7,5 milioni di bambini in crisi umanitaria

La denuncia dell’Unicef, nell’anniversario dello scoppio del conflitto: oltre 650mila piccoli sotto ai 5 anni colpiti da malnutrizione cronica. Alto anche lo stress psicosociale

Tredici anni fa, il 15 marzo 2011, scoppiava la guerra in Siria. Dopo 13 anni, denuncia l’Unicef in una nota diffusa oggi, 15 marzo 2024, quasi 7,5 milioni di bambini nel Paese hanno bisogno di assistenza umanitaria: è la cifra più che in qualsiasi altro momento del conflitto. Ancora, più di 650mila bambini sotto i cinque anni sono colpiti da malnutrizione cronica, con un aumento di circa 150mila bambini nei quattro anni successivi al 2019. Non solo: secondo una recente indagine sulle famiglie condotta nel nord della Siria, il 34% delle bambine e il 31% dei bambini hanno riportato uno stress psicosociale. Allo stesso modo, le valutazioni condotte nelle aree colpite dal terremoto hanno riportato una percentuale ancora più alta di bambini che mostrano un grave stress psicologico comportamentale (83% degli intervistati).

Per Adele Khodr, direttrice regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, «la triste realtà è che oggi e nei prossimi giorni molti bambini in Siria compiranno 13 anni e diventeranno adolescenti, sapendo che la loro intera infanzia è stata segnata da conflitti, sfollamenti e privazioni. In definitiva, i bambini hanno bisogno di una possibilità – prosegue -. Hanno bisogno di una soluzione pacifica a lungo termine alla crisi, ma non possiamo semplicemente aspettare che ciò accada. Nel frattempo, è fondamentale garantire che i bambini e le famiglie non solo abbiano accesso ai servizi di base ma anche che siano dotati delle competenze necessarie per costruire il proprio futuro».

Unicef ricorda anche che più di 13 milioni di siriani – circa la metà della popolazione prima del conflitto – sono sfollati all’interno o all’esterno della Siria e non possono tornare alle loro case. Più di due terzi della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria. I finanziamenti umanitari però sono scesi ai minimi storici, sia all’interno della Siria stessa che per i siriani nei Paesi limitrofi. Quasi la metà dei 5,5 milioni di bambini in età scolare – circa 2,4 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni – non vanno a scuola.

«Una generazione di bambini in Siria ha già pagato un prezzo insopportabile per questo conflitto” – sono ancora le parole di Khodr -. Il sostegno continuativo della comunità internazionale è fondamentale per ripristinare i sistemi di fornitura dei servizi sociali di base, come l’istruzione, l’acqua e i servizi igienici, la salute, la nutrizione, la protezione dell’infanzia e quella sociale, assicurando che nessun bambino in Siria venga lasciato indietro». Secondo le stime Unicef, sono necessari nel 2024 401,7 milioni di dollari «per fornire un’ancora di salvezza essenziale a 8,5 milioni di persone, tra cui 5,4 milioni di bambini».

15 marzo 2024