Nel 2022 186 morti in carcere, 77 per suicidio

La riflessione del Garante nazionale: «Momento di particolare complessità». L’esortazione a «proseguire verifica e analisi delle condizioni detentive negli istituti»

Sono 186 i detenuti morti nelle carceri italiane nel corso del 2022; di questi, 77 sono morti per suicidio e 27 per cause da accertare. A puntare i riflettori sulla realtà del mondo carcerario è il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale Mauro Palma, che evidenzia il «momento di particolare complessità», citando gli ultimi due casi di suicidio di cui si è avuta notizia lunedì 14 novembre, ad Ariano Irpino e Lecce.

In questo contesto, è «essenziale proseguire con ancor maggior puntualità nel proprio impegno di verifica e analisi delle condizioni detentive negli istituti del nostro Paese. La difficoltà – riflette – coinvolge anche chi in carcere opera e verso tale sentimento di apprensione per un lavoro sempre più duro – è di ieri il quarto suicidio di un operatore di polizia penitenziaria – il Garante vuole inviare un messaggio di pari impegno affinché si realizzino condizioni che sappiano tenere insieme efficacia, umanità e piena adesione al dettato costituzionale sull’esecuzione penale».

In questa prospettiva, tra il 7 e l’11 novembre il Garante nazionale ha compiuto una visita regionale in Piemonte effettuando il monitoraggio di diverse strutture. «La missione si è divisa in tre parallele sotto-delegazioni con l’inserimento di esperti specifici nelle varie aree tematiche – si legge in una nota del Garante -. Sono stati visitati sette istituti detentivi per adulti, un istituto penale minorile, due Servizi psichiatrici diagnosi e cura, diverse camere di sicurezza questure, commissariati e comandi, una “struttura idonea” per il trattenimento delle persone in attesa di espulsione e le due Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza». Prima della stesura del rapporto complessivo, il Garante invierà alle diverse amministrazioni alcuni «Raccomandazioni urgenti sui profili di maggiore criticità rilevati nel corso delle visite».

16 novembre 2022