Naufragio nell’Egeo, tragedia «tra le più gravi degli ultimi 10 anni»

Migrantes e Caritas italiana intervengono con una nota congiunta dopo la strage di migranti davanti alle coste della Grecia. «La terra è di tutti»

«Una tragedia tra le più dolorose e gravi degli ultimi dieci anni». Fondazione Migrantes e Caritas italiana intervengono dopo il naufragio davanti alle coste greche, nella baia di Pylos, nel sud del Peloponneso, di un peschereccio che portava verso l’Europa 750 migranti, all’alba del 14 giugno. Si temono 600 morti. Nell’esprimere dolore per questo ennesimo tragico naufragio, Migrantes e Caritas sottolineano «la necessità di canali regolari d’ingresso in Europa che evitino la morte a uomini, donne e bambini costretti a fuggire per vivere una vita più dignitosa. Occorre una maggiore consapevolezza a livello europeo, affinché si superi presto il regolamento di Dublino e non si chiudono le frontiere», è l’esortazione contenuta nella nota.

Il presupposto è che «la terra è di tutti e ogni persona ha diritto di muoversi liberamente senza alcuna limitazione», scrivono i due organismi pastorali, ricordando che «Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà il prossimo settembre sottolinea questa libertà a partire dal titolo “Liberi di scegliere se migrare o restare”». Quelli messi a tema da Francesco sono due diritti «fondamentali» come «il diritto di vivere nella propria terra o migrare liberamente. Diritti oggi a rischio perché spesso non si conoscono – o non si vogliono conoscere – le reali motivazioni delle partenze specialmente da luoghi dove c’è guerra o si vivono situazioni di estrema povertà. Dovrebbe essere chiaro per tutti che per comprendere bisogna conoscere».

16 giugno 2023