Naufragio a Crotone, Pallucchi: «Disumanità e indifferenza»

Per la portavoce del Forum Terzo settore, «eventi simili si possono evitare cambiando approccio, integrando cooperazione, soccorso in mare e accoglienza»

«Le persone morte nel naufragio di Crotone sono le ennesime vittime di una lunga catena di responsabilità che, partendo da quanti hanno determinato e determinano le condizioni per cui i migranti sono costretti a lasciare i loro Paesi, arrivano a chi, non garantendo adeguati corridoi umanitari, spinge a una ricerca disperata di un mezzo di fortuna per raggiungere le coste europee». Non usa mezzi termini Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum terzo settore, “leggendo” il naufragio avvenuto domenica 26 febbraio al largo della costa di Crotone, in Calabria.

Eventi come quello, sostiene, «si possono evitare cambiando immediatamente approccio al tema dei migranti, integrando il piano della cooperazione internazionale per agire sulle cause del fenomeno – attraverso innanzitutto maggiori investimenti -, la garanzia del soccorso in mare e politiche serie di accoglienza e inclusione». E aggiunge: «C’è una lunga spirale di disumanità e indifferenza dietro episodi tragici come questo, che non esime l’Italia e l’Europa: bisogna spezzarla il prima possibile. La strage di Crotone, per le cui vittime esprimiamo profondo cordoglio, dimostra l’orrore cui andiamo incontro togliendo valore al lavoro delle ong e di tutto il Terzo settore per realizzare solidarietà e aiuto umanitario».

28 febbraio 2023