Natale ai tempi del Covid, la borsa della spesa del Car

A fare da padrone, il prodotto italiano. Circa 50 euro per soddisfare appetito e tradizione per 4 persone. Il direttore Pallottini: «Un incoraggiamento»

Dall’antipasto al dolce, il Centro agroalimentare Roma (Car) realizza una “borsa della spesa” ad hoc per aiutare nella scelta dei prodotti per il menù delle feste, salvaguardando il portafoglio senza rinunciare alla tradizione. Il budget: poco più di 10 euro a persona. A farla da padrone, il prodotto italiano: clementine e arance come frutta – «per le quali ci si può orientare verso quelle di piccolo calibro, che sono molto succose e di ottimo gusto, ma che si trovano a prezzi più bassi rispetto a quelle di pezzatura medio grande» -, a cui si possono poi aggiungere anche fichi e frutta secca nazionale, ma anche carciofi e insalate e il broccolo romanesco. Tutti prodotti solidamente presenti – se non addirittura quasi esclusivo appannaggio, come nel caso dei carciofi -, della ristorazione,  quindi disponibili a prezzi convenienti. 

Per quanto riguarda il prodotto ittico, la borsa della spesa dei romani quest’anno può contenere anche specie di pregio, a causa del numero ridotto dei commensali. Nel paniere troviamo oltre alle solite acciughe, all’arzilla e alle specie tipiche per la preparazione della zuppa e della frittura, anche i crostacei come scampi e gamberoni, che notoriamente in questo periodo hanno un costo elevato ma, essendo previste tavole a numero “ristretto”, risultano abbordabili. Per 4 persone, ad esempio, mezzo kg di gamberoni sono sufficienti. Sempre tra il pescato si acquistano totani e seppie, in quanto piatti legati alla tradizione romana. Non mancano naturalmente i molluschi bivalvi: 1 kg di questi prodotti sono ampiamente sufficienti per 4 commensali, assicurano dal Car.

«Abbiamo voluto dare questi semplici consigli ai consumatori per lanciare un messaggio di incoraggiamento – dichiara il direttore generale Fabio Massimo Pallottini -. Quest’anno vivremo un Natale particolare, spesso lontano dagli affetti più cari, ma non per questo dobbiamo rinunciare a ciò che rende speciali i pranzi e le cene delle festività». La stima del Car è che bastino circa 50 euro a un “romano” per «soddisfare appetito e tradizione per 4 persone, portando in tavola dall’antipasto alla frutta, sia per il cenone della Vigilia che per il pranzo di Natale». Questo, anche perché «quest’anno i prezzi sono maggiormente contenuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la chiusura parziale dei ristoranti, lo stallo negli acquisti da parte del canale HO.RE.CA. e il tempo sino ad ora piuttosto mite per cui si registra maggiore produzione, fanno sì che vi sia disponibilità e varietà».

22 dicembre 2020