Nascite in Italia, nuovo record negativo. Straniero l’8,3% della popolazione

I dati Istat: al 1° gennaio 2017 i residenti sono 60 milioni 579mila (-86 mila). In diminuzione anche la natalità. Gli immigrati: 5 milioni 29mila

I dati Istat: al 1° gennaio 2017 i residenti sono 60 milioni 579mila (-86 mila sull’anno precedente). In diminuzione anche la natalità. Gli immigrati sono 5 milioni 29mila

Al 1° gennaio 2017 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni 579mila residenti, 86mila unità in meno sull’anno precedente (-1,4 per mille). Lo segnala l’Istat diffondendo le stime 2016 degli Indicatori demografici. La natalità conferma la tendenza alla diminuzione: il livello minimo delle nascite del 2015, pari a 486mila, è superato da quello del 2016 con 474 mila. I decessi sono 608mila, dopo il picco del 2015 con 648mila casi, un livello elevato, in linea con la tendenza all’aumento dovuta all’invecchiamento della popolazione. Il saldo naturale (nascite meno decessi) registra nel 2016 un valore negativo (-134 mila) che rappresenta il secondo maggior calo di sempre, superiore soltanto a quello del 2015 (-162 mila).

Al 1° gennaio 2017 – prosegue Istat – i residenti hanno un’età media di 44,9 anni, due decimi in più rispetto alla stessa data del 2016. Gli individui di 65 anni e più superano i 13,5 milioni e rappresentano il 22,3% della popolazione totale; quelli di 80 anni e più sono 4,1 milioni, il 6,8% del totale, mentre gli ultranovantenni sono 727mila, l’1,2% del totale. Gli ultracentenari ammontano a 17mila. La fecondità totale scende a 1,34 figli per donna (da 1,35 del 2015); ciò non è dovuto a una reale riduzione della propensione alla fecondità ma al calo delle donne in età feconda, per le italiane, e al processo d’invecchiamento per le straniere. Le straniere, infatti, hanno avuto in media 1,95 figli nel 2016 (contro 1,94 nel 2015). Le italiane sono rimaste sul valore di 1,27 figli, come nel 2015. Si conferma la propensione delle donne ad avere figli in età matura: l’età media al parto è di 31,7 anni. La speranza di vita alla nascita recupera terreno sui livelli del 2015 e marca la distanza anche da quelli registrati nel 2014, l’anno in cui si è rilevato un eccesso di mortalità, con 598mila decessi. Per gli uomini la vita media raggiunge 80,6 anni (+0,5 sul 2015, +0,3 sul 2014), per le donne 85,1 anni (+0,5 e +0,1).

Oltre 5 milioni di stranieri. Gli stranieri residenti al 1° gennaio 2017 sono 5 milioni 29 mila (8,3% della popolazione totale), in lievissimo aumento rispetto all’anno precedente (+2 mila 500 unità, pari a +0,5 per mille). Rispetto alla stima della popolazione residente a 60 milioni 579 mila residenti, la popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 551 mila (-89mila residenti). Per i cittadini italiani risulta negativo sia il saldo naturale (-189 mila) che il saldo migratorio con l’estero (-80 mila). Per gli stranieri risultano positivi il saldo naturale (+54 mila) e il saldo migratorio con l’estero (+216 mila). Il contingente dei cittadini stranieri viene ridimensionato, tuttavia, da 122 mila cancellazioni per irreperibilità e 205 mila acquisizioni della cittadinanza italiana.

Saldo migratorio. Il saldo migratorio estero nel 2016 è pari a +135mila, un livello analogo a quello dell’anno precedente ma, rispetto a quest’ultimo, è determinato da un maggior numero di ingressi (293mila), e da un nuovo massimo di uscite per l’epoca recente (157mila). Su un totale di 293mila iscrizioni dall’estero, 258mila riguardano individui di nazionalità straniera mentre i rientri in patria degli italiani sono 35mila.
Soltanto 42mila cancellazioni per l’estero sulle complessive 157mila del 2016 coinvolgono cittadini stranieri. Le restanti 115mila riguardano cittadini italiani (+12,6% rispetto all’anno precedente).

7 marzo 2017