Nasce a Roma l’Officina delle opportunità

Vicariato, Comune e Regione insieme per promuovere il diritto al lavoro dei più fragili. Stanziati 500mila euro da ciascuno dei tre enti. Il sindaco Gualtieri: «Alla Caritas i 100mila euro risparmiati dall’accensione dell’albero in piazza Venezia, alimentato con il fotovoltaico»

Chiesa e istituzioni alleate per dar vita all’Officina delle opportunità, un progetto triennale mirato a favorire l’inserimento sociale e lavorativo a quanti, messi in ginocchio dalla pandemia, non sono riusciti a rialzarsi da soli. Il servizio, promosso da Vicariato di Roma, Roma Capitale e Regione Lazio, è stato presentato oggi, 13 dicembre, nella sala Ugo Poletti del Palazzo Apostolico Lateranense durante la firma di un protocollo di collaborazione, l’atto “costitutivo” dell’Officina, che mira ad «attivare una rete virtuosa di collaborazioni per contribuire a quel bene comune che oggi più che mai passa per la possibilità di ridare dignità, e dunque inserimento sociale e lavorativo», ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis. Dal porporato anche un appello a tutte le aziende, le ditte, le industrie e alle istituzioni romane a unire le forze per «dare nuova possibilità ai fragili, dedicando una percentuale dell’attività produttiva alle fasce più vulnerabili, quasi come un percorso preferenziale». Insieme, l’invito a moltiplicare «i talenti ricevuti in collaborazione con le energie dei poveri e dei fragili». Passi da compiere per darsi tutti insieme «la possibilità di un’inversione di tendenza, dove a prevalere sia il criterio di veder rifiorire la persona».

Per la realizzazione del progetto, che fino al 2025 si avvarrà del contributo attivo delle comunità parrocchiali, ciascuno dei tre enti ha stanziato 500mila euro, destinati a un apposito Fondo gestito dalla Caritas di Roma e monitorato da un Comitato di garanzia. Le risorse, un milione e mezzo di euro, verranno utilizzate per attivare interventi mirati come tirocini e corsi di formazione. Le persone che versano in condizione di fragilità sociale saranno individuate anche attraverso la collaborazione con i servizi sociali territoriali, i Centri di orientamento al lavoro di Roma Capitale e i Centri per l’impiego della Regione Lazio.

L’iniziativa, come ha ricordato il cardinale vicario, si inserisce nel solco tracciato dal progetto “Alleanza per Roma” nato nel giugno 2020 su sollecitazione di Papa Francesco, con l’istituzione del Fondo “Gesù Divino Lavoratore”. Con l’Officina delle opportunità si vuole promuovere il diritto al lavoro dei più fragili attraverso l’accrescimento delle capacità professionali. «Questa rinnovata alleanza – ha concluso De Donatis – si rivolge proprio a quella parte di popolazione più fragile che incontriamo nelle Caritas parrocchiali, in particolare nei 217 Centri di ascolto più strutturati e “in rete”, perché esclusa dai normali circuiti per la ricerca attiva del lavoro e desiderosa di ripartire, di mettersi alla prova, di poter contare sulle proprie forze e non solo su interventi assistenziali».

Il vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità, ha definito Officina delle opportunità «una promessa mantenuta per ridare dignità alle persone che possono e devono essere valorizzate». Nei mesi scorsi, infatti, il progetto è partito in via sperimentale in conclusione dell’esperienza del Fondo Gesù Divino Lavoratore. «Nei territori abbiamo incontrato 261 persone – ha detto Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma -. 42 le offerte di lavoro, alle quali hanno risposto circa 200 persone. A oggi sono stati stipulati 12 contratti di lavoro, attivati 14 corsi di formazione professionale e 5 tirocini extracurriculari».

Per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con la firma del protocollo d’intesa si «mette un piccolo ma importante tassello». Il primo cittadino ha annunciato anche che «saranno devoluti a Caritas i 100mila euro risparmiati dall’accensione dell’albero di Natale in piazza Venezia, quest’anno alimentato da un impianto fotovoltaico». Con il protocollo d’intesa le istituzioni «provano a dare un segnale di attenzione alle categorie più fragili – ha detto Daniele Leodori, presidente vicario della Regione Lazio -. Siamo ben consapevoli che con un milione e mezzo non risolveremo tutti i problemi ma è un inizio per immaginare forme alternative di reinserimento lavorativo».

13 dicembre 2022