Musica, l’addio a Ennio Morricone

Il premio Oscar morto nella notte, in una clinica romana, per le conseguenze di una caduta. Aveva 91 anni. Qualche giorno fa si era rotto il femore. La statuetta ricevuta a 87 anni per colonna sonora di “The Hateful Eight”, l’ottavo film di Quentin Tarantino

È morto nella notte tra 5 e 6 luglio in una clinica romana, per le conseguenze di una caduta, il premio Oscar Ennio Morricone. Aveva 91 anni. Qualche giorno fa si era rotto il femore. Musicista e compositore, autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale, da Per un pugno di dollari a Mission per continuare con C’era una volta in America, Nuovo cinema Paradiso e Malena, per citarne alcuni, qualche anno fa, nel 2016, aveva vinto il suo primo premio Oscar, a 87 anni, per la colonna sonora dell’ottavo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, dedicandolo alla moglie Maria. Un riconoscimento arrivato dopo quello alla carriera che gli era stato consegnato, nel 2007, da Clint Eastwood, attore feticcio di Sergio Leone e dei suoi western.

Sterminata la carriera del compositore e musicista romano: più di 500 tra film e serie tv sono state arricchite dalle sue musiche. Ha vinto tre Grammy Awards, tre Golden Globe, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European film awards, un Leone d’oro alla carriera, un Polar music prize. Un fenomeno discografico tra i maggiori del Novecento italiano, con 70 milioni di dischi venduti a livello mondiale, un titolo (C’era una volta il West) nella lista delle cinque composizioni strumentali contemporanee di maggiore successo (10 milioni di copie), Mission che a un certo punto è stata la colonna sonora più venduta al mondo e altri due lavori (Il buono, il brutto e il cattivo Joss il professionista) oltre quota 3 milioni di dischi venduti. Una storia, la sua, legata a doppio filo a quella di Sergio Leone, il padre dello Spaghetti Western con il quale aveva diviso i banchi alle elementari. Per un pugno di dollari, nel 1964, segna l’inizio della loro partnership e di quel particolarissimo Western all’italiana presto famoso in tutto il mondo.

A pochi mesi di distanza dalla consegna dell’Oscar, nel novembre 2016 Morricone aveva partecipato alla seconda edizione del Concerto in Aula Paolo VI “Con i poveri e per i poveri”, con l’Orchestra Roma Sinfonietta e il Coro dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Accanto a lui, monsignor Marco Frisina, con l’Orchestra e il Coro della diocesi di Roma. A chiusura del Giubileo della Misericordia, un appuntamento per sostenere i segni di carità volti da Papa Francesco: la costruzione della nuova cattedrale di Moroto, in Uganda, e di una Scuola di agraria in Burkina Faso.

6 luglio 2020