Musei Vaticani: tornano a casa tre frammenti del Partenone

Il gesto deciso dal Papa, nel dicembre scorso, nell’ambito del rafforzamento del cammino ecumenico nei confronti della Chiesa ortodossa e in particolare di quella greca

Dopo due secoli passati nei Musei Vaticani, tornano a casa, in Grecia, tre frammenti del Partenone. L’attuazione della donazione – voluta dal Papa «quale segno concreto del sincero desiderio di proseguire nel cammino ecumenico di testimonianza della Verità» – è avvenuta il 7 marzo, al Museo Gregoriano Profano, con la firma dell’accordo, alla presenza del cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; di Papamikroulis Emmanouil, in rappresentanza dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Ieronymos II; di Styliani-Lina Mendoni, ministro della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica; e del direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta.

Ad Atene invece è in programma per il 24 marzo la cerimonia di accoglienza e integrazione dei frammenti, provenienti ciascuno da una diversa parte del tempio fatto costruire da Pericle tra il 447 e il 432 a.C. Il gesto di restituzione, deciso dal Papa nel dicembre scorso, va inquadrato nell’ambito della politica di rafforzamento del cammino ecumenico nei confronti della Chiesa ortodossa e in particolare di quella greca, nel segno della fratellanza e la pace. Alla cerimonia sarà presente un rappresentante del dicastero per l’Unità dei cristiani.

Nelle parole del cardinale Vérgez, la donazione è «un gesto di pace in questo momento storico così segnato dalle guerre», che «vuole gettare ponti di fraternità e manifestare al mondo che esiste sempre e comunque una via per il dialogo e la pacificazione. Come auspichiamo possa avvenire nel conflitto in corso in Ucraina. Il valore più importante di questo atto – ha aggiunto, ricordando che i Musei detenevano i frammenti del Partenone a seguito di regolari acquisti – sia, ancora una volta il costatare come le collezioni d’arte del Papa diventino un punto privilegiato di amicizia tra i popoli, le genti, le fedi, le Chiese, superando ogni barriera».

Soddisfazione da parte della Chiesa ortodossa greca, insieme all’auspicio che «questa iniziativa del Papa trovi anche altri imitatori. Il Papa ha dimostrato che ciò è possibile e realistico», ha detto Papamikroulis Emmanouil, in rappresentanza dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Ieronymos II.

9 marzo 2023