“Mother Earth”, Neil Young a difesa dell’ambiente

Il pensiero al brano del cantautore californiano mentre cresce in tutto il mondo la protesta dei giovani per il clima

Cortei studenteschi in oltre 180 piazze italiane per il “Fridays for future” dedicato alla difesa dell’ambiente e alla lotta contro i cambiamenti climatici. Ma le manifestazioni hanno riguardato tutto il mondo. Simbolo della protesta a livello mondiale, la sedicenne svedese Greta Thunberg, che nei giorni precedenti ha rivolto un appello ai potenti al Palazzo di vetro dell’Onu. Cresce quindi l’onda dei giovani contro la devastazione della Terra, e ha colpito particolarmente l’immagine del dodicenne di Stornarella, un piccolo centro del Foggiano, che ha saltato le lezioni per protestare da solo in piazza con un cartello.

Viene alla mente “Mother Earth”, il brano datato 1990 di Neil Young, il cantautore celebre per il sodalizio negli anni ‘70 con Crosby, Stills e Nash che ha dedicato parte della sua produzione al tema della difesa dell’ambiente, arrivando a pubblicare un album, “The Monsanto years”, dedicato alla multinazionale statunitense produttrice di prodotti al glifosato sotto accusa per i gravi danni alla salute delle persone.

Quasi una “preghiera laica”: così è stata definita da qualcuno “Mother Earth”, tratta dall’album elettrico “Ragged glory” con la band Crazy Horse. «Oh, Madre Terra, con le tue distese di verde / Ancora una volta sacrificate dalla mano affamata / Per quanto tempo ancora potrai dare senza ricevere / E sfamare questo mondo dominato dall’avidità?».

Come Greta ha fatto appello alle responsabilità dei grandi della Terra, Neil Young parla del tradimento dei potenti, che «questo mondo tengono in pugno con le loro menzogne». Ci sembra proprio una delle canzoni più adatte in questo momento storico, dove nelle manifestazioni si fa riferimento a una «nuova resistenza» contro le devastazioni in atto nei territori (si pensi all’Amazzonia ma anche ad altre vicende del nostro Paese). «Oh, terra della libertà – canta Neil Young -. Puoi lasciare che tutto questo accada giù per le strade dove le folle s’ingrossano?». È così, le folle s’ingrossano, come sta accadendo anche ora, inaspettatamente, mentre matura una nuova sensibilità, inducendo i governi a provvedimenti concreti a difesa dell’ambiente. Per ora siamo agli annunci, vedremo se seguiranno i fatti, e le resistenze non mancano. La questione ambientale «non è ancora diventata una priorità» per i leader politici, incalza Greta.

Risuona l’appello drammatico di Neil Young nel finale di “Mother Earth”: «Rispetta Madre Terra e i suoi processi di guarigione o svenderai il futuro dei nostri figli».

 1° ottobre 2019