Mosul, l’appello delle ong: «Assicurare l’incolumità dei civili»

Mentre continua la resistenza dell’Isis nella seconda città irachena, aumentano gli sfollati. Intersos: numeri destinati a crescere

Mentre continua la resistenza dell’Isis nella seconda città irachena, proseguono gli arrivi di sfollati nei campi di accoglienza. Intersos: numeri destinati a crescere

Nei campi allestiti nelle zone meridionali del governatorato di Ninive, proseguono gli arrivi di sfollati in fuga da Mosul, dove l’Isis, con i peshmerga curdi ormai alle porte, prepara la sua ultima resistenza. Dopo il primo flusso di oltre 5.600  persone «il numero è destinato a crescere con l’approssimarsi dei combattimenti alle aree urbane», riferisce una nota dell’organizzazione umanitaria Intersos, in prima linea nelle aree di Ninive e Salah Ed-Din,  le più vicine alla battaglia. Secondo le stime delle Nazioni Unite, fino a 1,5 milioni di persone sarà coinvolto nel conflitto, e ci si aspetta che fino a un milione di persone possa fuggire dalla città e dalle aree circostanti.

Attualmente 7 i campi attivi nell’area, a cui vanno aggiunti i 4 in costruzione e uno in preparazione, otlre ai 14 siti di emergenza, riferiscono da Intersos, per una capacità di accoglienza totale che passerà dalle attuali 600mila a 417mila persone. Dalle ong intanto arriva la richiesta a tutte le parti del conflitto di rispettare la Convenzione di Ginevra, affinché venga assicurata l’incolimità dei civili e sia concesso loro di lascaire la città e accedere agli aiuti umanitari.

Per la prima assistenza sanitaria Intersos ha predisposto team mobili di medici e infermieri; il personale medico dislocato nei corridoi umanitari predisposti per l’esodo, garantisce cure di emergenza e interventi salvavita e si prevede che raggiungerà oltre 50mila persone. Particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, tra cui donne incinte e bambini. A questi ultimi saranno dedicate attività di educazione in emergenza, all’interno dei campi di accoglienza, con spazi a misura di bambino dove sarà fornita ai minori assistenza psico-sociale, formativa e ricreativa.

Diverse, riferisce l’Agenzia Fides, le organizzazioni umanitarie impegnate a sostegno delle categorie più vulnerabili della popolazione, come appunto donne, anziani e minori, attraverso la distribuzione di beni di prima necessità, il monitoraggio della violazione dei diritti umani, la protezione e assistenza legale.

24 ottobre 2016