Mosca: invio di armi a Kiev aumenta la probabilità di scontro Russia – Nato

Un’altra notte di bombardamenti in Ucraina. I russi bloccano le uscite dai passaggi sotterranei dell’Azovstal, a Mariupol. Medvedev (Consiglio di sicurezza): rischio di una «guerra nucleare totale»

Bombe a grappolo e al fosforo – entrambe vietate – su Dnipropetrovsk, nel sud est dell’Ucraina, la notte scorsa. È la denuncia che arriva su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform, dal capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul. Attacco in mattinata anche su Zelenodolsk, sempre nell’oblast di Dnipropetrovsk, aggiunge Vilkul. Un civile è rimasto ucciso e un altro è stato ferito. Riportato da Ukrinform anche un altro attacco russo, nella notte, su Novgorod-Siversky nella regione di Chernihiv, nel nord est, annunciato sempre su Telegram dal capo dell’amministrazione militare regionale Vyacheslav Chaus. Tre persone sono morte e 14 sono rimaste ferite, secondo l’agenzia ucraina Unian, che cita l’amministrazione comunale di Novgorod-Siversky. «Questa mattina le truppe russe hanno lanciato un missile da crociera sulla città di Zaporizhzhia», riferiscono via Telegram dall’amministrazione militare regionale, precisando che «secondo le prime informazioni, un edificio privato è in fiamme». Non è specificato, aggiungono i media ucraini, se il missile abbia colpito la città o sia stato stato abbattuto dalla difesa aerea.

Intanto le truppe russe bloccano le uscite dai passaggi sotterranei dell’impianto Azovstal di Mariupol. A riferirlo è il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram. «L’obiettivo principale dell’esercito russo – scrive – è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, che sono stati indicati al nemico da un traditore. Tuttavia, i difensori di Mariupol stanno facendo tentativi di contrattacco, rischiando tutto». Per Andriushchenko, «i droni russi sono uno dei problemi più grandi. Se ci fosse stato un modo per abbatterli, le cose sarebbero state molto più facili per i difensori di Mariupol». Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, al momento è impossibile sbloccare l’acciaieria con mezzi militari, mentre le unità militari ucraine non intendono arrendersi.

Anche il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko affida a Telegram un post con una sua intervista alla Cnn. «Purtroppo oggi non possiamo garantire la sicurezza di ogni residente – le sue parole -. Ogni angolo dell’Ucraina, ogni città e paese, è minacciato mentre la Russia continua la sua barbara guerra contro il nostro Paese». Per il primo cittadino, «senza dubbio» la Capitale ucraina è il «principale obiettivo» per i russi e si dice «preoccupato» che Putin possa usare armi nucleari.

Da Mosca intanto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ribadisce che «riempire l’Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all’uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato». Lo riportano Tass e Interfax. «Un simile conflitto – ancora le parole di Medved – ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti». Tass cita anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo cui la Russia darà «la risposta più risoluta» se qualcuno deciderà di «interferire nell’operazione speciale militare» di Mosca in Ucraina. Peskov ha comunque riconosciuto che gli Usa, come la Russia, stanno «cercando di evitare uno scontro diretto tra Mosca e la Nato».

Da Washington anche il premier italiano Mario Draghi – premiato all’Atlantic Council per la sua leadership politica, insieme al ceo di Eni Claudio Descalzi per la sua leadership imprenditoriale –  ha ribadito la necessità, per l’Ucraina, di «un piano Marshall per la ricostruzione». Secondo la speaker della Camera americana Nancy Pelosi, «la lotta per la libertà in Ucraina è una lotta per la libertà nel mondo e gli Usa sono pronti a fare la loro parte», ha assicurato.

12 maggio 2022