Morto Limentani, tra gli ultimi sopravvissuti alla Shoah

Originario di Venezia, si trasferì a Roma giovanissimo. Catturato dai nazisti nel 1943, fu deportato a Mauthausen deve restò fino al maggio nel 1945. «Addolorato» il presidente Napolitano

È morto il 28 settembre, domenica mattina, Mario Limentani. Aveva 91 anni ed era uno degli ultimi sopravvissuti alla deportazione degli ebrei. Ad annunciarlo è stata la Comunità ebraica romana attraverso il portavoce Fabio Perugia. Numerosi i messaggi di cordoglio, da quello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è detto «addolorato per la scomparsa di uno dei milioni di ebrei che subirono nel corpo e nello spirito le persecuzioni naziste e le deportazioni e uno di coloro che sopravvissero senza poter dimenticare quegli orrori».

Messaggi di cordoglio sono arrivati anche dal sindaco di Roma, Ignazio Marino e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Mario Limentani era nato a Venezia il 18 luglio 1923, ma si era trasferito giovanissimo a Roma. Con l’emanazione delle leggi razziali, nel 1938, iniziò la sua lotta e quella della sua famiglia contro le rappresaglie e le deportazioni nazifasciste. Scampata la cattura durante il rastrellamento del ghetto ebraico di Roma da parte degli squadroni nazisti, nel 1943, venne catturato dalle guardie fasciste nei pressi della stazione Termini.

 

29 settembre 2014