Morto al Gemelli l’immunologo Fernando Aiuti

Pioniere della ricerca e della lotta all’Aids, era ricoverato nel reparto di Medicina generale per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica. È caduto dalla rampa delle scale adiacente il reparto

È morto questa mattina, 9 gennaio, al Policlinico Gemelli l’immunologo Fernando Aiuti, 83 anni pioniere della ricerca e della lotta contro l’Aids, oltre che fondatore dell’Anlaids (Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids). «Il professore – si legge in una nota del Policlinico universitario –  era ricoverato presso il reparto di Medicina generale per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi». Più di recente «il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico». La morte, informano dall’ospedale, «è sopravvenuta per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente al reparto di degenza».

Per quasi trent’anni Aiuti è stato professore ordinario di Medicina interna, direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica, coordinatore del Dottorato di ricerche in Scienze delle terapie immunologiche alla Sapienza ed era ancora in attività come specialista in Malattie infettive e Immunologia clinica. A renderlo celebre, nel 1991, il bacio in bocca davanti alle telecamere con Rosaria Iardino, una giovane sieropositiva, per dimostrare che il bacio non è veicolo di trasmissione del virus. «Ci sono uomini che per il valore che sanno apportare alla comunità scientifica e culturale dovrebbero godere dell’immortalità. Di lui porterò con me per sempre il suo coraggio – scrive oggi la donna su Twitter -. Il nostro bacio altro non era che un grido e un richiamo al coraggio di parlare di Aids, di andare avanti con lo studio e con la ricerca, di informare e di curarsi. Grazie Fernando, per alcuni di noi sarai eterno».


Affida ai social il suo ricordo anche il ministro della Salute Giulia Grillo: «La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa di Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all’Aids, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivrà attraverso il lavoro di @anlaids». Con lei anche Beatrice Lorenzin, che l’ha preceduta alla guida del dicastero e ora è leader di Civica Popolare: «Una vita dedicata  alla ricerca, alla lotta all’Aids, alla medicina. Se ne va un pezzo importante del mondo scientifico».

9 gennaio 2019