Monsignor Tucci “commendatore” per l’impegno tra i poveri

Il riconoscimento conferito da Mattarella al sacerdote novantenne «per aver dedicato la sua vita all’accoglienza e all’inclusione delle persone in condizioni di disagio e di abbandono»

«Per aver dedicato tutta la sua vita all’accoglienza e all’inclusione delle persone in condizioni di disagio e di abbandono». È la motivazione con cui monsignor Filippo Tucci, 90 anni, sacerdote del clero romano, è stato insignito oggi del titolo di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. Fino al maggio 2019 monsignor Tucci era primicerio dell’arciconfraternita di San Rocco all’Augusteo e rettore della chiesa di San Rocco, nel centro storico di Roma.

don filippo tucciLa chiesa è da mezzo secolo un punto di riferimento per i poveri del centro storico, come ha riportato anche il sito del Quirinale indicando i profili degli insigniti del riconoscimento. Le persone assistite sono per lo più senza fissa dimora. L’intervento nei loro confronti si concretizza in assistenza spirituale, sanitaria (inclusa la donazione di farmaci di prima necessità), refezione, docce e servizi igienici, donazione di biancheria nuova, indumenti, coperte.

Nel maggio scorso, parlando con Roma Sette, aveva indicato così il suo futuro: «Essere vicino a don Edoardo (il nuovo rettore, ndr) e continuare a lavorare per questi poveri. Cercano la fede, cercano il Signore e io sono un prete, voglio essere prete. Fino a quando avrò la forza di respirare. È il mio primo impegno. La Santa Messa ogni mattina alle 8, il Rosario ogni pomeriggio alle 17. Io e loro. Io e i poveri».

20 dicembre 2019