Monda direttore de L’Osservatore, Tornielli al dicastero per la Comunicazione

Per il prefetto della comunicazione, Paolo Ruffini: «hanno in comune l’essere giornalisti che guardano oltre l’apparenza delle cose, che sanno approfondire, ascoltare»

Il Papa ha nominato Andrea Tornielli direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, e Andrea Monda direttore de L’Osservatore Romano. A darne notizia è la Sala Stampa della Santa Sede. I due nuovi direttori, scrive in un comunicato il prefetto del Dicastero, Paolo Ruffini, «hanno in comune l’essere giornalisti che guardano oltre l’apparenza delle cose, che sanno declinare la pluralità dei linguaggi che caratterizza il nostro tempo con l’unità del pensiero e delle persone; sanno approfondire, ascoltare. Entrambi sono oltre che giornalisti scrittori. Sanno parlare a tutte le generazioni, dunque anche ai giovani. Entrambi sono costruttori di ponti».

Con Andrea Tornielli, scrive ancora Ruffini, «la Direzione editoriale (cui spetta il compito di coordinare tutti i media vaticani) avrà una guida sicura, autorevole e lungimirante; consapevole sia della grande storia che i media vaticani hanno alle loro spalle, sia del futuro che solo non avendone paura può essere costruito insieme e non subito».

Con Andrea Monda (storico collaboratore di Romasette n.d.r.), «l’Osservatore Romano potrà proseguire innestando nuovi progetti nella sua storia secolare. Il quotidiano della Santa Sede è uno dei pilasti della nostra comunicazione – ricorda Ruffini -, chiamato a coinvolgersi sempre di più nel processo di integrazione del sistema informativo vaticano, come richiesto dal Santo Padre nel Motu proprio che ha istituito il Dicastero della Comunicazione». La scelta di Monda, per Ruffini «è una sfida e una risposta all’appello di Papa Francesco ad essere Chiesa in uscita, ad “avviare processi” inediti anche nella comunicazione». Il professor Monda «ha saputo comunicare la bellezza del Vangelo e la ricchezza della vita cristiana in ambiti e con linguaggi diversi tra loro: dalla letteratura alla saggistica, dalla musica alla televisione».

Come docente di religione «conosce bene anche quali sono le esigenze, le preoccupazioni e i sogni dei giovani di oggi. Esperienza di cui sono intessuti i testi per la Via Crucis del 2018 affidati dal Papa proprio a Monda e ai suoi studenti». Ricordando quanto sottolineato dal Papa nell’ultimo Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, «auguro – aggiunge Ruffini – ai nuovi direttori e a tutti gli uomini e le donne del Dicastero un cammino fecondo per promuovere un giornalismo “fatto da persone per le persone e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle che non hanno voce».

Nel passaggio di consegne, conclude Paolo Ruffini, «esprimo gratitudine al professor Giovanni Maria Vian che per un ciclo durato oltre 11 anni ha guidato con passione e competenza L’Osservatore Romano. Durante la sua direzione, il giornale della Santa Sede ha conosciuto un rinnovamento nei contenuti, nel linguaggio, nella veste grafica. Particolarmente significativo è stato il dialogo culturale intrapreso dal giornale con figure e realtà di alto livello, anche non ecclesiali, che ha arricchito e ampliato l’offerta di contenuto del giornale. Altrettanto importante l’apertura della redazione all’apporto di giornaliste donne, una feconda novità nella storia ultracentenaria del quotidiano».

 

 

 

18 dicembre 2018