Minori, uno su 5 non fa attività sportiva

Diffuso il rapporto Ipsos per Save the Children: 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (28%) a piedi, ancora meno (15%) in bici

Diffuso il rapporto Ipsos per Save the Children: 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (28%) a piedi, ancora meno (15%) in bici Quasi un bambino su cinque (17%) in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione deve essere ricercata nella mancanza di possibilità economiche delle famiglie di affrontare questa spesa.  Circa un minore su dieci, invece, non pratica attività motorie neppure a scuola (11%), per mancanza di spazi attrezzati o per l’assenza di attività nel programma scolastico. Questi i dati principali che emergono dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi”, realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelēz in Italia e presentata ad Expo 2015, in occasione dei quattro anni di “Pronti, Partenza, Via!”, progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelēz International Foundation nelle aree periferiche di 10 città italiane (Ancona e Aprilia, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino) a favore della pratica motoria e sportiva e dell’educazione alimentare dei bambini.

Il progetto, realizzato in partnership con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) – con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria –  ha coinvolto negli ultimi quattro anni 96.000 beneficiari tra bambini e genitori e sono 1400 i professionisti interessati nelle attività. Sulla scia dei risultati raggiunti, Save the Children e Mondelez International Foundation hanno annunciato stamattina che il progetto verrà esteso fino al 2016 e le buone pratiche consolidate in questi anni verranno proposte anche a Roma, Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea, all’interno delle attività dei Punti Luce di Save the Children, strutture “ad alta densità educativa” dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative.

La ricerca Ipsos descrive bambini e ragazzi abbastanza attenti all’alimentazione, che per una buona parte praticano attività sportiva, ma passano anche tanto tempo chiusi in casa davanti alla televisione, ai videogiochi o leggendo un libro. I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici (62%) molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all’aperto dove incontrarsi o, anche quando ci sono, sono sporchi e poco sicuri (66%). Solo il 44% dei ragazzi dichiara di trascorrere con i genitori più di un’ora di tempo durante le giornate lavorative, situazione che migliora nel weekend dove però quasi un bambino su quattro (23%) passa comunque meno di un’ora al giorno in attività coi propri genitori. Il tempo trascorso coi ragazzi in famiglia è per lo più dedicato a fare delle passeggiate (58%) e solo poco più di uno su tre va a visitare qualcosa (34%), uno su quattro va al cinema (25%) e meno di uno su cinque fa attività sportiva coi genitori (18%).

Quando i ragazzi sono a casa, in media trascorrono 55 minuti al giorno su internet, 47 minuti giocando con i videogame; dal lunedì al venerdì passano in media 71 minuti al giorno davanti alla TV, tempo che si allunga a 84 minuti nei fine settimana. Il 12% di loro sta davanti alla televisione più di tre ore al giorno durante i giorni feriali, percentuale che sale al 20% nel weekend. Circa uno su sei sta su internet e gioca ai videogame per lo stesso lasso di tempo. La considerazione che i ragazzi hanno dell’importanza della pratica sportiva e dell’attività motoria resta bassa: solo per meno della metà degli intervistati “uno che pratica sport viene considerato molto bene, perché piacciono i ragazzi sportivi” (46%). Per uno su tre questo elemento non è rilevante per la “popolarità” tra i coetanei (32%) e più di uno su cinque dichiara che tra amici bisogna invece saperne di videogiochi, campionato di calcio e cartoni animati (22%).

Troppi rischi per la salute dei bambini e dei ragazzi. Secondo quanto emerge dalla ricerca Ipsos, per un intervistato su quattro il problema del sovrappeso e dell’obesità infantile riguarderebbe oltre il 30% dei bambini, fenomeno che secondo il 65% genitori è ancora più grave tra i bambini in età di scuola primaria. Si consolidano inoltre abitudini poco sane, come quella di non fare la prima colazione tutte le mattine, che si riscontra in media nel 22% – pari a 1 su 5 – dei bambini e dei ragazzi, abitudine che peggiora col crescere dell’età (29% tra i 14 e i 17 anni, 23% tra gli 11 e i 13 anni,15% fra i 6 e i 10 anni, e). Lo spuntino, invece, è una positiva consuetudine che riguarda quasi 3 minori su 4 (74%), che dichiarano che durante la settimana qualche volta o spesso mangiano fuori dai pasti principali, di solito a metà pomeriggio (52%). Solo uno su tre dichiara di fare la merenda sia a metà mattina che a metà pomeriggio, consumando quindi i cinque pasti consigliati al giorno.

In 10 città italiane dal 2011 Save the Children e Mondelez International Foundation per promuovere sani stili di vita. Dal 2015 il progetto esteso ad altre 4 città. Save the Children ha promosso il progetto “Pronti, Partenza, Via” nel 2011 assieme a Mondelez International Foundation e in partnership con il Centro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP) per sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore ad Aprilia, Ancona, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino. I risultati sono stati significativi, con circa 96 mila beneficiari del progetto, 10 aree sportive e verdi  –  anche pubbliche  –  che sono state riqualificate e utilizzate per attività motorie e 1400 persone coinvolte, tra operatori, insegnanti pediatri, nutrizionisti.

 

16 luglio 2015