Sono circa 11.150 i minori e neomaggiorenni migranti, arrivati in Italia soli, senza nessun adulto di riferimento, accolti a partire dal 2019 nel Centro CivicoZero prmosso da Save the Children a Roma. Il bilancio arriva in occasione dei 10 anni di attività della struttura, celebrati ieri, 19 dicembre. Dai servizi di prima necessità – come docce, abiti, alimenti – al sostegno legale e all’accompagnamento all’assistenza sanitaria, dai corsi di lingua italiana ai laboratori artistici ed espressivi, sino all’orientamento alla formazione e alla ricerca del lavoro e alle attività culturali: tantissime le attività mirate alla protezione e all’inclusione che, da dieci anni, i ragazzi che frequentano il centro di via Bruzi 14, a San Lorenzo – gestito dalla Cooperativa CivicoZero e parte di un più ampio progetto a livello nazionale con strutture analoghe anche a Milano, Torino e Catania – hanno l’opportunità di frequentare, con il sostegno di operatori specializzati, educatori, psicologi, operatori legali e mediatori culturali.

Un passo importante verso l’istituzione di un sistema organico di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati in Italia è stato l’approvazione, nel 2017, della legge 47/2017 (“Legge Zampa”), una normativa considerata un modello di riferimento a livello europeo, promossa e fortemente sostenuta da Save the Children e da tutte le più autorevoli organizzazioni di tutela dei diritti. «Una legge all’avanguardia che ha dato vita all’impegno degli oltre 3mila tutori volontari in Italia – ha detto il presidente di Save the Children Claudio Tesauro -, che costituiscono oggi sia un punto di riferimento prezioso per i minori in tutela sia una testimonianza quotidiana di impegno per una società più coesa e più giusta. Tuttavia – ha aggiunto – la legge deve ancora essere realizzata in tutti i suoi aspetti e ancora mancano atti fondamentali per l’attuazione, cruciali ad esempio per l’avvio del percorso sociale attraverso il primo colloquio in accoglienza, per il rilascio dei permessi di soggiorno e per l’accertamento dell’età».

20 dicembre 2019