Minacce al sindaco Gualtieri: le reazioni della società civile

Il messaggio sui social dopo la visita a Tor Bella Monaca. Libera: «I clan avvertono il pericolo del progetto di riqualificazione». Acli: «I social non siano terreno per minacce»

«Cambia giubbotto, mettiti quello antiproiettile». Le parole apparse in calce a un video di TikTok nel quale il sindaco di Roma Roberto Gualtieri illustra un’operazione legalità a Tor Bella Monaca, la piazza di spaccio più grande d’Europa, hanno innescato nella giornata di ieri, 13 maggio, una reazione a catena della società civile, all’insegna della solidarietà.

A postare il commento, l’utente Enrico.m59: nessuna foto, nessun altro profilo seguito e solo 4 follower. 245 i like registrati in poche ore. Tanto da sollevare anche il dubbio che l’incotp a passare dal giubbotto da cantiere a quello corazzato sia da interpretare in maniera opposta, come raccomandazione «a protezione della sua persona», segnala un altro utente. Secca, comunque, la replica del sindaco: «Ho denunciato questo commento, non accetto intimidazioni da parte di nessuno. A Tor Bella Monaca andiamo avanti per la legalità e la riqualificazione, con il supporto dei tantissimi cittadini onesti».

Immediato il sostegno della presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli. «Solidarietà al sindaco Roberto Gualtieri per le minacce ricevute. Saremo sempre uniti e determinati al suo fianco nell’azione di ripristino della legalità e della rinascita delle aree più sensibili della città. Nessuna intimidazione può bloccare il percorso di rigenerazione che la nostra amministrazione sta mettendo in campo con coraggio e lungimiranza – prosegue -. Non ci fermeremo e andremo avanti insieme al nostro sindaco, forti del sostegno delle romane e dei romani e di chi davvero vuole il bene della nostra città».

A esprimere «convinta solidarietà» anche Libera Lazio e Roma. «Siamo certi che i  clan della criminalità organizzata che gestiscono le piazze di spaccio del quartiere avvertono il pericolo  del progetto della giunta comunale che per la prima volta affronta il tema della legalità, affrontando la  riduzione del disagio abitativo, la riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, il miglioramento della sicurezza di spazi e luoghi pubblici degradati, utilizzando  modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano con  processi partecipativi», scrivono in una nota i referenti Gianpiero Cioffredi (Libera Lazio) e Gaetano Salvo (Libera Roma). «Come Libera – rivendicano – lo abbiamo sempre detto che l’azione delle forze di polizia e della magistratura è importante ma non esaustiva nel contrasto alle mafie se non è accompagnata da processi concreti di giustizia sociale. Le minacce al sindaco Gualtieri, in un momento di fibrillazione tra i clan di Tor Bella Monaca, sono un segnale che non deve indebolire l’azione intrapresa, necessaria a migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone che da anni attendono questo intervento», aggiungono.

A dare voce alla solidarietà di tutto il sistema Acli di Roma è la presidente provinciale Lidia Borzì. «L’educazione alla legalità e al rispetto delle regole – afferma – oggi deve necessariamente passare innanzitutto dai social, che non possono essere considerati un terreno franco in cui riversare insulti e minacce, ma un luogo in cui ognuno deve comportarsi come un cittadino responsabile. È quindi fondamentale continuare a lavorare tutti insieme su questi temi, sia online che nella vita di tutti giorni, affinché certi episodi possano non accadere più».

14 maggio 2024