Milite ignoto: la campagna social per il centenario dell’arrivo al Vittoriano

A Termini il treno rievocativo del viaggio verso la Capitale. La campagna social dei ministeri di Cultura e Difesa, con testimonianze d’archivio e fotografiche

Arrivato ieri, 2 novembre, alla Stazione Termini il treno rievocativo del viaggio della salma del Milite ignoto verso la Capitale. Ad accoglierlo, il ministro della Cultura Dario Franceschini. «Quel viaggio fu importante, in un Paese lacerato dalla guerra, dalla povertà, dai morti – le parole di Franceschini -. Unì l’Italia e costruì un sentimento di unità nazionale, cosa di cui abbiamo bisogno anche oggi. Recuperare il senso di unità nazionale, in cui ci si sente uniti intorno a valori comuni, è importante anche per affrontare il futuro».

Con questo obiettivo, in occasione del centenario della traslazione del Milite ignoto al monumento del Vittoriano il ministero della Cultura e quello della Difesa hanno realizzato una campagna social con le testimonianze d’archivio e fotografiche conservate all’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. Fino al 4 novembre, anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale, su tutti i profili social del Mic sarà rievocato il clima di sincera e commossa partecipazione che accompagnò il viaggio verso Roma, su di un treno speciale, della salma scelta ad Aquileia dalla madre di un caduto, Maddalena Bergamas, tra le undici individuate dalla commissione diretta dal colonnello Giuseppe Paolini.

Immagini d’epoca inedite, digitalizzate a partire dai negativi su lastra di vetro conservati nel fondo fotografico dell’Isri, ritraggono le fasi salienti dell’intera cerimonia: dagli undici feretri allineati ai lati dell’altare della basilica patriarcale di Aquileia, tra i quali fu scelto il milite ignoto, alla suggestiva inquadratura dal basso della locomotiva a vapore 740 ornata dello Stellone fiammeggiante orlato da una corona vegetale; dai ritratti delle tante persone assiepate ai transiti del convoglio funebre nelle stazioni lungo il percorso alla prima tappa a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dove la bara fu posta su di un fusto di cannone al di sopra di un catafalco per ricevere l’omaggio delle autorità e il saluto dei tanti romani che per una intera giornata affluirono copiosi; dalla folla ai lati lungo il corteo fino a quella che accolse il feretro a piazza Venezia.

3 novembre 2021