Migrazioni, dal Summit di New York «risposte inadeguate»

Il commento di Elisa Bacciotti (Oxfam Italia) al vertice che ha aperto l’assemblea Onu. Dall’Unicef la richiesta di proteggere i bambini

«Risposte inadeguate». La direttrice delle campagne di Oxfam Italia Elisa Bacciotti bolla così il summit di New York su migranti e rifugiati convocato dalle Nazioni Unite, che si è appena concluso. «I governi del mondo intero hanno avuto l’occasione per affrontare con coraggio e lealtà la più grande crisi migratoria del nostro tempo – afferma – ma la Dichiarazione di New York sui rifugiati e i migranti non contempla alcun impegno concreto per cambiare lo status quo». È «inaccettabile», per Bacciotti, che «al posto di soluzioni concrete e un approccio più umano», i governi diano risposte, appunto, «così inadeguate».

La direttrice delle campagne per l’Italia cita un recente studio Oxfam secondocui i 6 Paesi più ricchi, che rappresentano il 50% dell’economiamondiale, ospitano meno del 9% dei rifugiati. «In altre parole – commenta – chi ha maggiori responsabilità e risorse continua a ignorare la condizione dei più disperati». I Paesi più ricchi «devono allargare prima possibile le maglie dell’accoglienza, garantendo protezione e aiuto ai rifugiati». Il vertice però, continua, «ha anche mostrato un’altra realtà: quella di Paesi e comunità che accolgono e lavorano al fianco dei migranti, chiedendo a gran voce che vengano rispettati i diritti dei milioni di persone in fuga da violenza, disastri e povertà. Uno spirito di cui dovrebbero animarsi anche i maggiori leader mondiali».

A conclusione del summit, arrivano anche le richieste dell’Unicef alla comunità internazionale. A cominciare da quella di «proteggere i bambini rifugiati e migranti, in particolar modo quelli non accompagnati, da violenze e sfruttamento». Ancora, l’rganismo delle Nazioni Unite chiede anche di «porre fine alla detenzione di bambini che hanno chiesto asilo o che sono migranti, introducendo una serie di soluzioni alternative; tenere insieme le famiglie nel miglior modo possibile per proteggere i bambini e dare loro il riconoscimento legale; dare a tutti i bambini rifugiati e migranti possibilità per l’apprendimento e dare loro accesso a servizi sanitari e altri servizi di qualità». Da ultimo, a beneficio dei piccoli si chiedea di «promuovere azioni sulle cause dei movimenti di massa di rifugiati e migranti» e «promuovere misure per combattere xenofobia, discriminazione ed emarginazione».

Per l’Unicef, la Dichiarazione finale del vertice «rappresenta un primo passo per far fronte ad una migrazione umana senza precedenti che il mondo si trova ad affrontare» e «delinea una risposta più completa e sostenibile agli spostamenti forzati, e un sistema di governance per le migrazioni internazionali». Cruciale, secondo l’agenzia Onu, il suo accento sulla necessità per gli Stati membri di rispettare i loro obblighi ai sensi della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per «garantire i diritti di tutti i bambini coinvolti nelle migrazioni», in particolare quelli che viaggiano da soli. Nei prossimi due anni, assicurano, l’Unicef lavorerà con gli Stati membri, la società civile e i bambini, per delineare con chiarezza azioni specifiche e misurabili per proteggere tutti i bambini sradicati dalle loro case.

21 settembre 2016