Migranti: stretta del governo su espulsioni e minori

Approvato dal Cdm il nuovo decreto immigrazione e sicurezza. La premier Meloni: «Rendiamo più veloci le espulsioni degli irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per donne e minori». La Cei: «Soluzione solo in termini di respingimento»

La conferma è arrivata dalla premier Giorgia Meloni ieri sera, 27 settembre, via social: il Consiglio dei ministri ha approvato l’annunciato decreto su immigrazione e sicurezza. «Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi – scrive -, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori, ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale». Inoltre, «400 militari in più saranno impiegati nell’operazione Strade Sicure, da destinare alle principali stazioni ferroviarie italiane».

È la nuova stretta in materia di immigrazione, illustrata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e da quello della Giustizia Carlo Nordio. Nessuna deroga alle tutele sui minori stranieri non accompagnati, ha assicurato il primo, spiegando che «semplicemente viene previsto che in caso di rilevante afflusso e indisponibilità di strutture, il prefetto possa disporre la permanenza provvisoria per un periodo non superiore a 90 giorni» nei centri ordinari, ma «non vengono meno le tutele ed il trattamento differenziato per il sedicente minore». Sono previsti invece controlli antropometrici per determinare l’età effettiva.

Sull’inadeguatezza delle leggi vigenti si è soffermato Nordio, evidenziando il «fallimento normativo» degli ultimi 25 anni, a partire dalla legge Turco – Napolitano, la prima normativa sulla disciplina dell’immigrazione. «Finora – ha detto – abbiamo prodotto norme e carte, ma quanti dovevano essere espulsi venivano raggiunti da un provvedimento cartaceo, ineseguito. Questo decreto viene fatto nel rispetto della normativa internazionale europea e direi anche dell’etica. Anzi sui minori c’è una maggiorazione di tutele nei loro confronti».

Tra le novità del decreto, la possibilità di espulsione anche per gli stranieri con permesso di soggiorno lungo, da parte del ministro dell’Interno e del prefetto, nonché quella di chi «in modo strumentale175, presenta una nuova domanda di asilo mentre sta per essere rimpatriato. Per Piantedosi, queste misure «faranno crescere il numero di persone che verranno allontanate dall’Italia, già cresciuto quest’anno del 20-30%».

Soddisfazione nelle parole del vicepremier Matteo Salvini: «Meno criminalità e violenza, più controlli e sicurezza: avanti così». Preoccupazione, invece, da parte della Conferenza episcopale italiana. A darle voce, il segretario generale Giuseppe Baturi, che parla di «una soluzione del problema dei migranti solo in termini di respingimento, di contenimento e di ordine pubblico». I minori, ha sottolineato, «hanno bisogno di maggiore tutela, così come le donne. Le misure semplicemente detentive potrebbero non raggiungere lo scopo di un rispetto della dignità dell’uomo: su questo penso che è possibile un dialogo con la società civile, con la Chiesa, con le autonomi locali, con il mondo del Terzo settore».

28 settembre 2023