Sant’Egidio e Centro Astalli: «Inaccettabile strage di bambini nell’Egeo»

All’indomani dell’ennesimo naufragio in cui hanno perso la vita tre adulti e sei minori, la Comunità chiede che «si trovino accordi che non siano condizionati dalla paura, dall’Ue soluzioni concrete». Il cordoglio dell’organismo dei gesuiti

«È inaccettabile la strage di sei bambini, annegati nel mare Egeo insieme a tre adulti che li accompagnavano, nell’ennesimo viaggio della speranza finito in tragedia. Occorre che l’Europa superi le sue sterili divisioni e affronti il fenomeno dell’immigrazione con una politica che coniughi umanità e sicurezza». Lo afferma con una nota la Comunità di Sant’Egidio evidenziando l’ennesimo naufragio in cui hanno perso la vita adulti e minori. Da qui la richiesta che «venga prima di tutto rispettato il valore della vita e attuato tutto ciò che si può fare per salvare chi è in pericolo».

Ma anche che «si trovino accordi che non siano condizionati dalla paura, che si allarghi il modello dei corridoi umanitari per chi fugge dalle guerre e si consentano ingressi regolari per motivi di lavoro come chiedono da tempo famiglie e imprese». Conclude la nota: «Se si vogliono veramente combattere i trafficanti di esseri umani, occorrono soluzioni concrete che salvino le vite umane e favoriscano l’integrazione».

Profondo cordoglio per i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo nelle ultime ore è stato espresso anche dal Centro Astalli. L’organismo dei gesuiti impegnato accanto ai migranti «chiede a istituzioni nazionali e sovranazionali, di farsi carico responsabilmente della complessità di uno dei principali temi dell’agenda mondiale e di attivare vie legali d’ingresso per chi tenta di raggiungere l’Europa in cerca di protezione. La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza e visione. Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non contribuisce a ristabilire la sicurezza e la legalità nel Mediterraneo e nelle nostre società».

4 giugno 2018