Migranti, Raggi chiede moratoria. Per il Viminale non è emergenza

Botta e risposta tra Campidoglio e Ministero dell’Interno, secondo il quale Roma è in grado di accoglierne altri duemila. E Grillo parla di rom

Botta e risposta tra Campidoglio e Ministero dell’Interno, secondo il quale Roma è in grado di accoglierne altri 2.000

Migranti e rom tornano ad infuocare la politica. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, in un post pubblicato su Facebook, annuncia di aver «inviato nei giorni scorsi una lettera al Prefetto di Roma per chiedere al Ministero dell’Interno una moratoria sui nuovi arrivi di migranti in città» perché la Capitale, aggiunge, «è sottoposta ad una forte pressione migratoria». Per questo motivo chiederà presto un incontro con il responsabile del Viminale, al fine di «intervenire sul tema degli arrivi incontrollati». Di rom parla invece il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, il quale, in un lungo articolo pubblicato sul suo blog, annuncia che «ora a Roma si cambia musica. Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e delle tendopoli».

Non si è fatta attendere la risposta del Viminale, secondo il quale, dati alla mano, forniti dall’Associazione nazionale Comuni italiani, Roma è ancora in grado di ospitare 2.000 migranti. La Prefettura, invece, si affida ai numeri. Nei prossimi giorni, infatti, farà recapitare al primo cittadino di Roma una tabella con i dati ufficiali e aggiornati del ministero dell’Interno relativi al numero dei migranti ospitati dal circuito di centri di accoglienza gestiti dalla prefettura.

Stando ai dati pubblicati sul sito del ministero dell’Interno, dal 1° gennaio 2017 ad oggi, sono sbarcati in Italia 65.422 migranti, il 19% in più di dello scorso anno nello stesso periodo, quando erano stati 55.079; nel 2016 ne sono arrivati in Italia complessivamente 181.436. La Regione che ospita più migranti è la Lombardia, con il 13% di stranieri, seguono il Lazio e la Campania con il 9%, l’Emilia Romagna, il Piemonte e il Veneto con 8% di migranti ospitati. I Comuni che ospitano sono circa 2.800, un terzo del totale.

Secondo le ultime statistiche nei centri di accoglienza di Roma e provincia, compreso il Cara di Castelnuovo di Porto e gli alloggi dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ci sono complessivamente 8.609 rifugiati. A Roma ne spetterebbe una quota massima di 11 mila. Per la Prefettura non si può quindi parlare di emergenza. Il sindaco Raggi, invece, è di parere opposto e sul social network evidenzia che «così non si può andare avanti. Con la Prefettura c’è un ottimo rapporto di collaborazione e di confronto su una tematica così complessa. L’emergenza accoglienza è una delle tante che abbiamo ereditato, aggravata anche dall’inerzia di chi negli anni si sarebbe dovuto occupare dell’assistenza dei migranti. È ora di ascoltare i cittadini romani: non possiamo permettere di creare ulteriori tensioni sociali. Per questo trovo impossibile, oltre che rischioso, pensare di creare altre strutture di accoglienza».

Per quanto riguarda i rom, nel suo blog, all’indomani dell’insuccesso alle elezioni amministrative, Grillo parla di un radicale cambio di rotta e rilancia il piano del Campidoglio: «Questa storia si chiude qua. Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori. In più sarà aumentata la vigilanza nelle metro contro i borseggiatori. Il servizio applicato è capillare e copre tutta la città. Iniziamo a chiudere i primi due di nove campi ancora presenti a Roma. Ci vorrà tempo, non sono operazioni che si fanno dall’oggi al domani ma iniziamo con i campi della Monachina e La Barbuta che verranno chiusi. Parliamo di 700 persone che risiedevano qui».

14 giugno 2017