Migranti, l’incontro delle realtà di accoglienza e la visita del Papa

Appuntamento a Sacrofano il 15 febbraio. In apertura, la celebrazione eucaristica presieduta da Francesco. L’obiettivo: creare «un momento di comunione con le realtà impegnate in percorsi di ospitalità»

Sono passati tre anni dall’appello di Francesco «alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa» a «esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi». Parlava della «tragedia di decine di migliaia di profughi», il Papa; tragedia davanti alla quale «il Vangelo ci chiede di essere prossimi dei più piccoli e abbandonati. Ci chiama a dare loro una speranza concreta». L’appello non è caduto nel vuoto: in molti hanno risposto e la Chiesa italiana ha moltiplicato le iniziative, già consolidate, di accoglienza diffusa, aprendo le porte delle diocesi.

Per tutte le realtà che si sono impegnate in questi anni in percorso di ospitalità di migranti – famiglie, parrocchie, istituti religiosi e altro ancora – Fondazione Migrantes, Caritas e Centro Astalli hanno organizzato un incontro all’insegna della comunione, dal 15 al 17 febbraio alla Fraterna Domus di Sacrofano. Un appuntamento che vedrà la visita di Papa Francesco, quasi a «sottolineare la sua costante attenzione all’accoglienza», dichiarano gli organizzatori. Il Papa presiederà la celebrazione eucaristica di apertura dell’incontro, venerdì 15 alle 16. Una visita privata, la sua,  anche se la Messa sarà ripresa in diretta da Vatican Media – Centro Televisivo Vaticano.

L’iniziativa, spiegano dal Centro Astalli, intende essere un momento di comunione con le realtà in prima linea nell’accoglienza, «con l’obiettivo di conoscersi, scambiarsi idee, esperienze e progettualità, e anche esprimere gratitudine a quanti, con la loro disponibilità, sono segno di autentica fraternità, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva». L’obiettivo è «esprimere un messaggio di fiducia e di speranza, perché, rispetto all’accoglienza, non prevalgano inquietudini e paure. Le esperienze dei partecipanti a questo incontro testimoniano che la convivenza pacifica è davvero possibile».

13 febbraio 2019