Migranti: in 2 anni rilasciati solo 83mila permessi di soggiorno

I dati sulla regolarizzazione straordinaria del maggio 2020 forniti dalla campagna Ero straniero. «Inceppata la macchina amministrativa del ministero dell’Interno»

Per la regolarizzazione straordinaria del maggio 2020 sono state presentate in Italia 220mila domande. Al 19 ottobre 2022 però sono solo 83.032 i permessi di soggiorno rilasciati, pari al 37,7% delle richieste. A riferirlo è la campagna Ero straniero, che denuncia come «la macchina amministrativa del ministero dell’Interno si sia inceppata e non riesca a rimettersi in pari». Il risultato: tempi di attesa «lunghissimi», condannati anche dal Consiglio di Stato nel maggio scorso, come ricordano le organizzazioni aderenti alla campagna, definendo «incredibile» il trattamento riservato a decine di migliaia di persone straniere in «uffici perennemente sotto organico e impreparati ad affrontare un carico di lavoro così gravoso. Né è bastato assumere – anche in tal caso con grandissimo ritardo – gli oltre 1.200 lavoratori e lavoratrici interinali grazie a cui alcuni passi avanti, seppur minimi, sono stati fatti ma che, avendo contratti precari e di durata brevissima, faticano a garantire quella continuità che invece sarebbe indispensabile all’attività amministrativa».

In questa situazione, molte persone continuano «a vivere e lavorare nella precarietà o, nel peggiore dei casi, hanno perso la possibilità di mettersi in regola per il venir meno della disponibilità di chi voleva assumerle». Nella Capitale, in particolare, al 3 ottobre, su 17.371 domande presentate, quelle definite positivamente sono 5.202 mentre sono 2.373 le domande con esito negativo: neanche la metà delle pratiche è stata dunque finalizzata. Proprio per questo, su iniziativa di alcuni legali e associazioni, a giugno scorso è stata inviata una diffida alla prefettura di Roma e al ministero dell’Interno da 30 tra lavoratori e lavoratrici in emersione e successivamente è stata depositata al Tar del Lazio una class action contro i gravi e persistenti ritardi della prefettura di Roma. La prima udienza è in programma per il prossimo 31 gennaio.

Per le organizzazioni della campagna Ero straniero, «l’intervento più urgente per porre un limite a tale grave ingiustizia nei confronti di decine di migliaia di persone dovrebbe essere, da parte del governo, la stabilizzazione degli oltre mille lavoratori e lavoratrici interinali presso prefetture e questure, il cui contributo è stato nei mesi scorsi e continuerà a essere indispensabile».

14 dicembre 2022