Migranti, il Comune: «Via dalla strada, trasferiti a via del Frantoio»

Il presidio dei volontari di Baobab Experience e Medu resterà come infopoint. Intanto i migranti potranno dormire nel presidio umanitario della Cri

Il presidio dei volontari di Baobab Experience e Medu resterà come infopoint. Intanto i migranti potranno dormire nel presidio umanitario della Cri 

Via dalla strada, già da ieri sera, 1° dicembre, i migranti transitanti che dormono accampati alla stazione Tiburtina di Roma. Saranno ospitati nel presidio umanitario di via del Frantoio, dove è iniziato il trasferimento delle 92 persone accolte nelle scorse settimane, in altre strutture presenti nella regione Lazio, per far spaio ai nuovi arrivi. Altri posti verranno messi a disposizione tra quelli previsti dal piano freddo che prende il via oggi. La decisione è stata presa ieri sera a seguito di una riunione tra l’assessore ai Servizi sociali Laura Baldassarre, i volontari di Baobab experience e le organizzazioni che si occupano di accoglienza e tutela dei migranti come Medu e A Buon diritto.

Tiburtina, secondo quanto pattuito, resterà solo un presidio delle associazioni (Medu e Baobab experience), che dovrà svolgere la funzione di infopoint per i transitanti che arrivano direttamente al piazzale della stazione. Nel lungo periodo, invece, l’intenzione del Comune resta quella di aprire un hub per i transitanti, sul modello Milano. «L’obiettivo di togliere le persone dalla strada era il minimo da raggiungere – sottolinea Roberto Viviani, volontario di Baobab experience – adesso ci aspettiamo che venga fornita un’accoglienza dignitosa, che il piano freddo non sostituisca un percorso di integrazione per i richiedenti asilo e che il programma di relocation abbia tempi stretti e destinazioni certe. Vogliamo che nei centri sia garantita ai migranti la mediazione linguistica e culturale – aggiunge -, perché è quello che è mancato finora».

Dal canto loro, i volontari continueranno a monitorare la situazione «e a dare la primissima accoglienza a chi arriverà: stanno continuando gli sbarchi sulle coste siciliane, stanno continuando le deportazioni da Como e Ventimiglia verso i centri del Sud Italia – continua Viviani -. Confidiamo che la soluzione stabile venga resa operativa in breve tempo, perché rimane alto il rischio che l’accoglienza istituzionale non sia sufficiente per tutte le migranti e i migranti». Intanto 70 persone dormiranno in una struttura coperta, e non sul piazzale della stazione, come accaduto nei mesi scorsi.

«Stanno andando via 90 persone dal nostro centro: si tratta di migranti che hanno fatto domanda di relocation e che quindi vengo trasferiti in diversi centri di accoglienza tra Roma e provincia come il Cara di Castelnuovo di Porto e le strutture di Anzio, Rocca di Papa, Nettuno – spiega Giorgio De Acutis, responsabile del presidio umanitario di via del Frantoio, cogestito da Comune di Roma e Croce rossa italiana- . Una volta trasferite le persone, 70 migranti che nelle scorse notti hanno dormito alla stazione, e quindi al freddo, verranno portate qui da noi. Forse anche in altri centri ma questo non possiamo dirlo perché ad oggi non siamo riusciti a parlare con l’assessore Baldassare».

De Acutis sottolinea, inoltre, di aver appreso dai volontari del Baobab che la chiusura del presidio di via del Frantoio dovrebbe essere ormai scongiurata: «Siamo stati informati dai volontari che l’assessore ha deciso di darci una proroga fino a giugno, per ora però non c’è nulla di ufficiale».

2 dicembre 2016